IL ROCOCÒ LUIGI VANVITELLI (1700-1773) l’architetto di Caserta Pittore, architetto, scenografo e ingegnere, unisce nelle sue opere elementi tipici del Barocco a un linguaggio più misurato, derivato dall’arte classica. Al SERVIZIO DEI POTENTI Il napoletano Luigi Vanvitelli è avviato all’arte dal padre, il pittore olandese (cognome poi italianizzato in Vanvitelli). Il trasferimento della famiglia a segna una svolta fondamentale per il giovane artista: qui studia le , entra in contatto con le novità del Barocco e inizia a dedicarsi all’architettura. Ottiene incarichi di rilievo dai papi e risolve i problemi statici della cupola della Basilica di San Pietro (p. 279). Gaspar van Wittel Roma antichità Nel 1751 rientra a , alla corte di , che gli commissiona una nuova reggia a Caserta affinché diventi il centro amministrativo del suo regno. La costruzione deve rivaleggiare per sfarzo con quelle delle altre dinastie europee: l’ambizioso progetto, che Vanvitelli non vedrà mai concluso, lo impegna fino alla morte. Napoli Carlo III di Borbone LA REGGIA DI CASERTA: TRA ROCOCÒ E CLASSICISMO La   ha pianta rettangolare e si articola intorno a quattro cortili interni di grandi dimensioni. La facciata su cinque piani, lunga 247 metri, è di un’ , movimentata dalla presenza delle molte finestre e dei corpi lievemente aggettanti, cioè sporgenti. Le semicolonne, gli archi a tutto sesto e il timpano centrale richiamano l’ . ▶ Reggia di Caserta e leganza severa architettura classica L’interno, invece, risponde al gusto tardobarocco del , piacevole e arioso, pieno di luce e leggerezza, e rispecchia la frivolezza della vita di corte, grazie alla grande e alla degli . Rococò fantasia ricchezza elementi decorativi Lo   , per esempio, è pensato per gli ospiti. I marmi colorati, le decorazioni sui soffitti, le sculture (come le statue dei leoni sulla prima rampa), persino la luce che filtra dalle aperture: tutto vuole mettere in soggezione il visitatore di fronte alla potenza dei Borbone. ▶ Scalone d’onore stupire UNESCO PATRIMONIO MONDIALE   Video – Luigi Vanvitelli, La Reggia di Caserta , , esterno, 1752−1774. Luigi Vanvitelli Reggia di Caserta OSSERVA L’OPERA ✓ Le dimensioni imponenti ✓ Gli elementi classici ✓ Gli scorci spettacolari del parco , , 1752-1774. Reggia di Caserta. Luigi Vanvitelli Scalone d’onore IL DIALOGO CON LA NATURA Fin dall’ingresso, che inquadra perfettamente l’asse principale del parco retrostante, si comprende che la Reggia di Caserta e il paesaggio che la circonda fanno parte di un unico, grande progetto, ideato da Luigi Vanvitelli e poi portato a compimento dal figlio Carlo. Dal palazzo si accede al , un prato con viali rettilinei che conducono a un lago artificiale. A seguire si apre la spettacolare “ ”, una lunga successione in salita di fontane, cascate e giochi d’acqua ornati da statue ispirate alla mitologia. parterre Via d’acqua La via culmina con la   , dedicata al mito della dea della caccia, Diana, che per vendetta tramuta in cervo il giovane Atteone, affinché venga sbranato dai suoi stessi cani: è la terribile punizione per averla spiata mentre faceva il bagno. ▶ Fontana di Diana e Atteone Il racconto è messo in scena da numerose statue, divise in gruppi distinti disposti su due “isolotti” rocciosi che emergono dall’acqua: da una parte la dea con le sue compagne, le ninfe; dall’altra Atteone, già con la testa di cervo, che si volge indietro mentre i cani si scagliano contro di lui. L’estremo delle figure carica di la scena. dinamismo drammaticità , 1752-1774. Reggia di Caserta. Luigi Vanvitelli, Via d’acqua nel parco , 1752-1774. Reggia di Caserta. Luigi Vanvitelli, Fontana di Diana e Atteone