L’ANTICO EGITTO LA PITTURA EGIZIA tra regole e schemi fissi Le pitture che decorano le pareti dei templi e delle tombe devono raffigurare le tradizioni e i valori della società e della religione egizie. i canoni della pittura Le dipinte sulle pareti delle tombe sono considerate , in grado di animarsi. immagini magiche Spesso sono raffigurate scene di , e : quando il defunto tornerà dall’oltretomba le pitture prenderanno vita e lui potrà nuovamente partecipare ai momenti di quotidianità raffigurati. caccia banchetti attività all’aria aperta Nel dipinto   , lo scriba (scrivano) Nakht è insieme alla sua famiglia: intorno a loro si alzano in volo gli uccelli, mentre alle loro spalle si riconoscono piante di papiro. ▶ Scena di caccia Qui l’artista ha utilizzato , cioè regole fisse, che valgono per tutta la pittura egizia: , . canoni colori forme e proporzioni sempre uguali Le figure sono definite da una , dentro la quale è steso il colore, privo di qualsiasi sfumatura. Per gli si usano delle tonalità bruno-rossicce, per le il giallo ocra. Il corpo è rappresentato da più punti di vista contemporaneamente: gambe, braccia e volto sono ; le spalle, l’occhio e la parte superiore del torso sono . I personaggi rispettano la , per cui i più importanti sono più grandi. linea di contorno nera uomini donne di profilo frontali proporzione gerarchica La profondità è resa attraverso la . sovrapposizione dei piani , 1550-1291 a.C., pittura murale. Luxor (antica Tebe, Egitto), Tomba di Nakht. Scena di caccia OSSERVA L’OPERA ✓ I colori della pelle ✓ La diversa dimensione  delle figure ✓ L’assenza di volume dei corpi  pagina 45  I sarcofagi decorati Nel I millennio a.C. l’Egitto subisce una grave crisi economica, che si riflette anche nell’arte. Le pitture nelle tombe sono ormai troppo costose e si preferisce concentrare tutte le raffigurazioni sul , l’urna che contiene il defunto, spesso sagomata sulla forma del corpo umano. L’impresa non è certo facile, perché la poca superficie di legno a disposizione obbliga i decoratori a sintetizzare tutti temi che fino a quel momento avevano coperto intere pareti. sarcofago cioè i Nel   , come tanti piccoli fumetti, le e coprono ogni centimetro della cassa, intervallate da testi con e di augurio, nomi e invocazioni alle divinità. La decorazione ha uno sfondo giallo ed è protetta da una patina di vernice lucida: la brillantezza e il colore dorato ricordano la luce del dio sole Ra, invocato per illuminare la vita ultraterrena. ▶ Sarcofago di Hor scene mitologiche di devozione formule di offerta , 850 a.C. ca., legno dipinto, h 164 cm. Londra, British Museum. Sarcofago di Hor OSSERVA L’OPERA ✓ Il colore giallo ✓ La superficie lucida ✓ Le piccole scene sulla cassa Una flessuosa ballerina La pittura non ufficiale può allontanarsi dai canoni e dal rigore delle rappresentazioni sacre. È il caso della   dipinta su un piccolissimo , probabilmente utilizzato da un pittore come . ▶ Danzatrice frammento di pietra studio La posizione della donna è quasi acrobatica: la giovane ballerina ha inarcato la schiena per fare forse una capovolta. Il corpo è interamente visto di profilo e i lunghi capelli ricci toccano terra per effetto della gravità. , 1292-1185 a.C., calcare dipinto, h 11,5 cm. Torino, Museo Egizio. Danzatrice OSSERVA L’OPERA ✓ Il movimento del corpo ✓ Il seno di profilo ✓ capelli che toccano terra