IL RITORNO ALL’ORDINE uno sguardo al passato Dopo la Prima guerra mondiale, alcuni artisti, in particolare in Italia, abbandonano le avanguardie per recuperare l’arte classica. Si torna così all’arte figurativa. la riscoperta della tradizione A partire dall’inizio degli anni Venti, si diffonde in pittura e scultura l’esigenza di confrontarsi con l’arte figurativa antica. Questo momento è stato identificato con il nome di “ ”: con esso si intende la ripresa della tradizione artistica messa in discussione dalle tante avanguardie dell’inizio del XX secolo. Ritorno all’ordine CASORATI E IL RINASCIMENTO (Novara, 1883 - Torino, 1963) arriva alla pittura per caso: invia il alla Biennale di Venezia del 1907, il dipinto viene accettato e inizia così per lui una lunga e felicissima carriera artistica. Felice Casorati Ritratto della sorella Elvira Il pittore non ama molto le avanguardie: si allontana da ogni sperimentazione e trae ispirazione dall’arte del Rinascimento. Il ricorda, infatti, le opere piene di luce di Piero della Francesca, come la . ▶ Ritratto di Silvana Cenni (p. 240) Pala di Brera La donna è raffigurata seduta su una poltrona davanti a una finestra che si apre su un paesaggio; ha gli occhi chiusi e le braccia allargate. Tutto è perfettamente ; la scena sembra immersa in un . La razionalità della composizione e persino la tecnica utilizzata, la tempera su tela, rimandano alla grande tradizione figurativa del passato, riletta in chiave moderna. simmetrico profondo silenzio , , 1922, tempera su tela, 205×105 cm. Torino, Collezione privata. Felice Casorati Ritratto di Silvana Cenni , , particolare, 1472-1474, olio e tempera su tavola, 250×170 cm. Milano, Pinacoteca di Brera. Piero della Francesca Pala di Brera OSSERVA E CONFRONTA FELICE CASORATI ✓ La posa immobile e frontale ✓ L’ambientazione della scena in una casa ✓ La geometria delle forme PIERO DELLA FRANCESCA ✓ La posa immobile e frontale ✓ L’ambientazione della scena in una chiesa ✓ La geometria delle forme pagina 478 LA PITTURA MONUMENTALE DI SIRONI (Sassari, 1885 - Milano, 1961), dopo una serie di viaggi in Europa grazie ai quali conosce le più importanti avanguardie, si accosta al Futurismo di Boccioni (p. 455) per poi allontanarsene nel Primo dopoguerra, quando decide di seguire la strada indicata da De Chirico (p. 476). Negli anni Venti torna alla e la sua pittura si fa più classica, forse anche per l’adesione al nascente regime fascista, che propugna un recupero della Storia antica. Mario Sironi figurazione Anche per Sironi, come per Casorati, gli artisti del primo Rinascimento diventano un modello da seguire. Ne è esempio , un’opera che l’artista presenta alla Biennale di Venezia del 1924. Si tratta di una tela dalla . La donna, dallo sguardo malinconico e distante, emerge da un ambiente scuro e ombroso. La resa quasi geometrica della figura rimanda senza dubbio alle opere di Piero della Francesca (p. 239), mentre la posa di tre quarti e il graduale affiorare dall’ombra sembrano ispirarsi alla , in particolare a Leonardo da Vinci (p. 266) e a Raffaello (p. 280). ▶ L’allieva composizione essenziale r itrattistica rinascimentale Sono riferimenti inequivocabili anche l’anfora e la squadra appoggiate sul tavolo, così come la statuetta classica alle spalle della donna, su una mensola: tutti oggetti che fanno riferimento . al Rinascimento e all’Antico Particolare è anche la scelta dei colori: su una tavolozza prevalentemente scura, spiccano zone chiare e senza sfumature, che creano netti , quasi alla maniera di Caravaggio (p. 314)! contrasti di luce e ombra , , 1922-1923, olio su tela, 97×75 cm. Venezia, Collezione Deana. Mario Sironi L’allieva OSSERVA L’OPERA ✓ Il fondo scuro ✓ I forti contrasti di luce e ombra ✓ Il corpo e il volto “geometrici” ed essenziali pagina 479 MARTINI: UN’ARTE DAL SAPORE ANTICO La produzione scultorea di (Treviso, 1889 - Milano, 1947) mostra uno stile molto originale, fatto di , e , in atteggiamenti spontanei. I volti delle sue statue hanno tratti spesso soltanto accennati, ma, a dispetto di questo, le figure hanno una forte carica vitale. Arturo Martini corpi tesi compatti slanciati , un’opera in terracotta ed , raffigura un uomo nudo, seduto su un tronco, mentre beve da una ciotola di forma ovale. Ha una posa del tutto : il busto eretto, la testa buttata all’indietro, la gamba sinistra poggiata per terra e la destra leggermente sollevata. Il materiale e le forme della figura, fortemente e , rimandano alla statuaria antica, addirittura di . ▶ Il bevitore sobria essenziale naturale stilizzate sintetiche epoca arcaica , , 1926, terracotta, h 150,5 cm. Milano, Pinacoteca di Brera. Arturo Martini Il bevitore OSSERVA L’OPERA ✓ I volumi compatti ✓ La posa con la testa all’indietro ✓ Lo slancio naturale della figura MARINI: LA PASSIONE PER GLI ETRUSCHI Consapevole delle novità delle avanguardie avendo viaggiato in tutta Europa e negli Stati Uniti, (Pistoia, 1901 - Viareggio, Lucca, 1980) propende comunque per un ritorno all’Antico. In particolare, è molto influenzato dalle suggestioni offerte dall’ , forse in virtù delle sue origini toscane. Marino Marini arte etrusca Nell’opera , due uomini a mezzo busto sono raffigurati in un abbraccio reso con : la mano dell’uno è poggiata delicatamente sulla spalla dell’altro ed entrambi fissano, con sguardo impassibile, un punto lontano. I volti sono perfettamente definiti in ogni dettaglio, dagli occhi profondi ai corti baffi di uno dei due. ▶ Popolo grande naturalezza Le figure, semplici e sobrie, non sono perfettamente rifinite (mancano le braccia), quasi si trattasse di veri e propri reperti archeologici. Nasce spontaneo il confronto con l’arte etrusca e, in particolare, con il (p. 97) da cui Marini sembra aver tratto ispirazione anche per la posa delle figure. Sarcofago degli Sposi , , 1929, terracotta, 66×109×47 cm. Milano, Museo del Novecento. Nel 1961, durante un’intervista, Marini risponde così a una domanda circa l’ispirazione etrusca delle sue opere: «Io non sono ispirato! Lo stesso sangue riempie le mie vene». Marino Marini Popolo Io sono etrusco! OSSERVA L’OPERA ✓ L’abbraccio naturale ✓ La mancanza delle braccia ✓ Le figure semplificate ed essenziali