Educazione CIVICA – IL NOSTRO PATRIMONIO Archeologia, che passione! Il mestiere dell’archeologo richiede studio, rigore, pazienza e costanza. Lo sa bene , che nel 1922 fa la più importante scoperta archeologica del XX secolo: la . Howard Carter tomba di Tutankhamon Quando la trova, Carter sta scavando da ormai quasi vent’anni nella Valle dei Re, l’area presso Luxor (l’antica Tebe) che ospita le principali tombe regali in Egitto. Sono anni di lavoro accompagnati dalla paura di essere battuto sul tempo dai tombaroli (i ladri che distruggono le sepolture per saccheggiarle) e dalla preoccupazione di esaurire le risorse economiche a sua disposizione.  Asset ID: 361 ( )  sta-vidrac-la-tomba-di-tutankhamon30.mp4 Una scoperta emozionante La determinazione di Carter è ripagata: e rivela : ricche pitture alle pareti, uno straordinario corredo di mobili e suppellettili, sarcofagi rivestiti d’oro e una maschera funeraria in pietre e metalli preziosi. L’emozione è tanta, ma l’archeologo sa che deve procedere con ordine e la posizione esatta del luogo di ritrovo di ogni oggetto, lo stato di conservazione, e , cioè registrare, ogni frammento. Insomma, raccogliere tutte le informazioni che possono essere utili per ripercorrere la storia e la funzione di ogni reperto, e consegnarlo alle generazioni future intatto. la tomba è intatta tesori impensabili documentare annotare descrivere inventariare Howard Carter ispeziona con un collaboratore il sarcofago di Tutankhamon. Le parole dell’archeologo A conclusione della sua esperienza, Carter scrive un libro dedicato alla sua scoperta e le sue parole ancora oggi ci permettono di rivivere il suo stupore: «Credo che la maggior parte degli scavatori abbia provato un senso di timore – quasi d’imbarazzo – penetrando in una stanza chiusa e sigillata da più mani tanti secoli prima. [...] Ma subito dopo altri sentimenti si susseguono veloci: l’eccitazione per la scoperta, la febbre dell’incertezza, [...] il pensiero (una vera gioia per il ricercatore) di essere sul punto di scrivere una nuova pagina di storia o di risolvere un problema, la tensione dell’aspettativa, propria – perché non confessarlo? – di ogni cercatore di tesori». , 1325 a.C. ca., oro, smalti e pietre dure, h 62 cm. Il Cairo, Museo Egizio. Maschera funeraria di Tutankhamon DISCUTIAMONE IN CLASSE Che cosa rende prezioso un reperto o un’opera d’arte? La possibilità di venderlo a prezzi elevati o il suo valore come testimonianza di un’epoca o di una civiltà? Qualche anno fa un ritratto scultoreo di Tutankhamon è stato messo all’asta a Londra per oltre 4 milioni di sterline e il governo egiziano ha protestato. Secondo te, perché? Confrontati con i tuoi compagni su questi temi e discutetene insieme.