CRETA E MICENE L’ARTE MICENEA città fortificate per un popolo di guerrieri A partire dal 1600 a.C. il Mediterraneo è dominato dai Micenei (forse da identificare con gli Achei), guerrieri proveniente da nord che, giunti in Grecia, fondano numerose città: Micene è la principale. Una fortezza inespugnabile La città di è posta su un’altura ed è protetta da che, secondo la leggenda, sarebbero state costruite dai mitici giganti con un solo occhio, i Ciclopi. Micene massicce mura Nella parte più alta, l’ , si trovano gli edifici principali: sulla piazza si affacciano le residenze del sovrano, degli aristocratici e i luoghi di culto. acropoli Al centro del palazzo reale si trova la sala del trono, il  , un ambiente rettangolare coperto da un soffitto sorretto da colonne e con un focolare centrale. mègaron Nella parte bassa della città ci sono le abitazioni dei contadini, i magazzini, le botteghe e la  , cioè il luogo di sepoltura dei defunti. necropoli Disegno ricostruttivo della città di Micene. Un ingresso maestoso L’accesso principale alla città è la   , un’ampia apertura costituita da : una inserita nel terreno (soglia), due verticali ai lati (piedritti) e una orizzontale (architrave), che si appoggia su di esse. ▶ Porta dei Leoni grandi pietre Al di sopra dell’architrave è collocata una pietra triangolare decorata da una colonna centrale e rampanti, cioè appoggiate sulle zampe posteriori, per chi entra a Micene. due leonesse simbolo di forza e di protezione , 1250 a.C. Micene (Grecia). Porta dei Leoni OSSERVA L’OPERA ✓ Le quattro grandi pietre ✓ La pietra triangolare ✓ Le leonesse simbolo di forza e protezione  pagina 63  Un tesoro prezioso Nel XIX secolo, l’archeologo tedesco Heinrich Schliemann, scavando all’interno delle mura di Micene, nelle necropoli nei pressi della Porta dei Leoni, scopre alcune sepolture contenenti lavorati con la , cioè realizzati battendo il metallo dall’interno con dei martelletti per ottenere decorazioni in rilievo. preziosi oggetti in oro tecnica dello sbalzo Tra i vari reperti di corredi funerari rinvenuti, spiccano alcune destinate a essere poste sul volto dei defunti, un privilegio riservato forse solo ai re. Queste maschere non sono dei ritratti, ma rappresentano , cioè semplificati. maschere volti stilizzati La più nota è la co­siddetta   , il cui nome deriva dal fatto che, inizialmente, era stata attribuita al famoso re miceneo che, secondo il racconto di Omero, aveva conquistato la città di Troia. Tuttavia oggi sappiamo che la maschera risale a un’epoca più antica. ▶ Maschera di Agamennone Cosiddetta , XVI secolo a.C., oro sbalzato, 20,5 cm. Atene, Museo Archeologico Nazionale. Maschera di Agamennone OSSERVA L’OPERA ✓ La lavorazione a sbalzo ✓ Il materiale prezioso ✓ Il volto stilizzato Grandi sepolture monumentali Fuori dalle mura di Micene si trova una necropoli con le , sepolture ricoperte da una sorta di conica. Fra queste la più nota è quella conosciuta con il nome di   perché al suo interno è stato rinvenuto un corredo funebre ricchissimo, erroneamente attribuito ad Atreo, padre di Agamennone. tombe a thólos cupola ▶ Tesoro di Atreo , La sepoltura è costituita da un che conduce a una , coperta da una formata da grandi blocchi di pietra disposti ad anelli sempre più stretti a mano a mano che si procede verso l’alto. Accanto a questo ambiente circolare, si apre la , dove era conservato il corpo del defunto. lungo corridoio sala circolare specie di cupola camera sepolcrale La struttura a è ricoperta esternamente con terra, così da sembrare una piccola collina. thólos , interno, fine del XIV secolo a.C. Micene (Grecia). Tesoro di Atreo OSSERVA L’OPERA ✓ La porta di accesso  alla fine del corridoio ✓ La sala circolare ✓ La copertura conica Disegno della sezione trasversale del Tesoro di Atreo.