LA SCULTURA GRECA IL PERIODO ELLENISTICO l’espressività delle figure Dalla fine del IV secolo a.C., gli scultori abbandonano il concetto dell’equilibrio classico per realizzare opere caratterizzate da un maggiore movimento e da volti più realistici ed espressivi. Il volo di una dea La è una delle opere più note della statuaria ellenistica. Questa scultura in marmo prende il nome da una piccola isola del Mar Egeo, dove è stata ritrovata nel XIX secolo. L’opera rappresenta la (in greco ), immaginata come una giovane donna alata vestita con un leggero chitone, un abito tipico della Grecia antica. ▶ Nike di Samotracia dea della vittoria Nike Originariamente la scultura era collocata sopra la vasca di una fonte e poggiava su una base fatta come la prua di una nave, sulla quale sembrava che la dea fosse . Per questo motivo si suppone che l’opera fosse stata realizzata per celebrare una vittoria navale. appena atterrata o sul punto di spiccare il volo Oggi la dea è priva di testa e di braccia, eppure, nonostante sia incompleta, trasmette perfettamente l’ : le ali si dispiegano all’indietro con le piume che sembrano gonfiarsi all’aria, mentre la figura si sporge in avanti con la gamba destra che avanza, mantenendo la sinistra arretrata. idea del movimento Il corpo è messo in evidenza dal tessuto della veste mossa dal vento, che è talmente aderente da sembrare . bagnata , 190 a.C., marmo e calcare, 242 cm. Parigi, Musée du Louvre. Nike di Samotracia OSSERVA L’OPERA ✓ L’aderenza della veste ✓ L’idea del movimento ✓ Le ali gonfiate dal vento