UNITÀ 2 – LE CIVILTÀ DEL VICINO ORIENTE ANTICO

2.2 NUOVE MIGRAZIONI E NUOVI IMPERI

Le grandi migrazioni del II millennio

Nel II millennio (2000-1001 a.C.) ci furono grandi movimenti migratori di popolazioni dall’Anatolia, dall’Asia centrale e dalla penisola arabica verso la Mesopotamia.

Continuarono le migrazioni di popolazioni semitiche che provenivano dalla penisola arabica, mentre dalle steppe dell’Asia centrale vennero popolazioni nomadi indoeuropee, che si spostarono verso ovest e nel tempo si stabilirono nel Vicino Oriente e in Europa.

Tra queste popolazioni, gli Ittiti si stabilirono in Anatolia, i Medi e i Persiani sull’altopiano iranico; gli Arii in India, gli Achei in Grecia.

Gli ittiti

Gli Ittiti erano una delle popolazioni nomadi indoeuropee che venivano dall’Asia centrale. Le tribù ittite si spostarono verso l’Europa e poi penetrarono in Anatolia.

Queste tribù erano organizzate in piccoli regni indipendenti, che riconoscevano l’autorità di un re comune. Il potere di questo re era però limitato dall’assemblea dei capi guerrieri.

La principale fonte di ricchezza delle tribù ittite erano le scorrerie e il commercio di prodotti in ferro: gioielli e utensili.

LA RIVOLUZIONE METALLURGICA

Fino ad allora il metallo usato per le armi era il bronzo, una lega di rame e stagno, ma nel Vicino Oriente non c’erano grandi giacimenti di stagno. Inoltre, secondo gli studiosi, la crisi delle organizzazioni statali portò a una diminuzione degli scambi e rese molto difficile procurarsi questo metallo. Questo favorì lo sviluppo di nuove tecniche di lavorazione del ferro, un minerale molto diffuso nella penisola anatolica.

Furono gli Ittiti a inventare un nuovo metodo di lavorazione del ferro che rese i manufatti, e in particolare le armi di ferro, molto più duri e resistenti di quelli di bronzo.

Questa fu una vera e propria rivoluzione che ebbe enormi conseguenze. Perciò il periodo tra il 1200 e l’800 a.C. viene chiamato età del ferro.

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La guerra nuova fonte di ricchezza

Grazie a queste nuove armi di ferro – resistenti e facilmente disponibili – gli Ittiti arrivarono a sconfiggere l’impero babilonese, il cui territorio però non fece mai parte dell’impero ittita.

Cominciò una nuova fase della Storia: fino ad allora la ricchezza di una comunità si basava sull’agricoltura; con l’età del ferro i nuovi imperi che sorsero nel Vicino Oriente fondarono la loro prosperità sulla guerra.

LA NASCITA DELL’IMPERO ITTITA

Intorno al 1650 a.C. gli Ittiti avevano conquistato gran parte dell’Anatolia e della Siria. Nel 1595 a.C. arrivarono a Babilonia, l’impero babilonese crollò e si divise in tanti piccoli Stati.

L’esercito ittita aveva grandi vantaggi in battaglia: usava carri da guerra trainati dai cavalli, quindi molto veloci. Inoltre usavano ruote con i raggi, molto più resistenti delle ruote piene che si usavano ancora nel Vicino Oriente.

Come puoi vedere dalla cartinagli Ittiti fondarono un grande impero di cui però non fece mai parte la Mesopotamia.

LE SCORRERIE DEI POPOLI DEL MARE

Intorno al 1200 a.C. il Vicino Oriente fu sconvolto dall’attacco dei cosiddetti popoli del mare”: popolazioni che probabilmente venivano dai territori costieri dell’Europa e dell’Asia Minore.

A seguito di questi attacchi, l’impero ittita crollò definitivamente.

Le scorrerie dei popoli del mare fecero scomparire i commerci su lunga distanza e misero in crisi le economie dei territori che si affacciavano sul Mediterraneo orientale.

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GLI ASSIRI

Gli Assiri erano una popolazione di origine semitica proveniente dall’altopiano iranico che si insediò in Mesopotamia, approfittando del fatto che, dopo la caduta dell’impero babilonese, in quel territorio non si era affermato un altro forte impero.

IL GRANDE IMPERO ASSIRO CONTROLLA TUTTO IL VICINO ORIENTE

Gli Assiri erano militarmente superiori a tutti gli altri popoli.

A partire dal 900 a.C. fondarono l’impero assiro che arrivava fino in Siria e in Palestina e che aveva la sua capitale a Ninive.

Nel 671 a.C. gli Assiri conquistarono l’Egitto. Di fatto, con il re Assurbanipal, arrivarono a controllare tutto il Vicino Oriente.

LA CRISI DELL’IMPERO ASSIRO

La supremazia dell’impero assiro si basava sulla forza militare e sul suo continuo espansionismo territoriale.

Le popolazioni sconfitte venivano ridotte in schiavitù e ogni ricchezza serviva a finanziare altre imprese militari.

Il costo delle guerre e le rivalità interne tra i capi guerrieri assiri portarono alla crisi dell’impero e

favorirono l’indipendenza di alcuni dei popoli sottomessi. Tra questi i Medi che, dopo aver occupato l’altopiano iranico, conquistarono nel 612 a.C. Ninive, la capitale dell’impero assiro.

Da questa barra del tempo puoi vedere quanto a lungo è durata la civiltà sumera e quanti imperi si sono succeduti nell’area del Vicino Oriente Antico.

I neobabilonesi

Della caduta dell’impero assiro approfittarono anche i Caldèi (una popolazione stabilitasi a Babilonia) che fondarono un impero neobabilonese che si estese poi a tutta la Mesopotamia.

Con il re Nabucodonosor II l’impero neobabilonese arrivò a conquistare Gerusalemme, la capitale del regno degli Ebrei in Palestina, i cui abitanti vennero deportati a Babilonia. Nel 538 a.C., con la caduta del regno neobabilonese, gli Ebrei poterono fare ritorno in patria.

LA RIPRESA DEGLI SCAMBI COMMERCIALI

In questo periodo così turbolento però in tutta l’area del Vicino Oriente ci fu una ripresa degli scambi commerciali e il commercio diventò da questo momento la principale risorsa economica.

E la Mesopotamia si ritrovò al centro degli scambi commerciali che collegavano il Mediterraneo all’India attraverso il Golfo Persico.

Porta di Ishtar

Fatta costruire dal re Nabucodonosor II, è un esempio del fasto e della ricchezza della capitale neobabilonese.