AGRICOLTURA, COMMERCIO E METALLURGIA IN EUROPA
Mentre nell’area della Mezzaluna fertile si affermava l’agricoltura e nascevano le civiltà urbane, in Europa si viveva ancora come nel Paleolitico di caccia, pesca, pastorizia nomade e raccolta di vegetali.
In Europa le tecniche agricole si diffusero verso la metà del VII millennio a.C. (circa 6500 a.C.), con molto ritardo rispetto alla Mezzaluna fertile. Il motivo di questo ritardo era dovuto soprattutto
alle caratteristiche del territorio, che non aveva grandi valli fluviali, era quasi interamente coperto di foreste e aveva un clima rigido.
Come puoi vedere dalla cartina, l’agricoltura si diffuse prima sulla costa dei Balcani, perché questo territorio era in contatto con la penisola anatolica. Poi dai Balcani si diffuse sulle coste dell’Europa meridionale, soprattutto con la coltivazione dell’ulivo e della vite.
Solo in seguito, tra il V e il IV millennio a.C., l’agricoltura raggiunse l’Europa centrale.
Il grande divario tra lo sviluppo delle coste e quello delle aree interne dell’Europa era dovuto al fatto che le coste ebbero maggiori possibilità di sviluppare contatti e scambi commerciali con le popolazioni del Vicino Oriente, soprattutto perché le coste dell’Europa erano un punto di passaggio fondamentale per il commercio dello stagno e dell’ambra, che provenivano dai giacimenti del Nord Europa.
Come l’agricoltura, anche il rame si diffuse in Europa in ritardo, intorno al 2600 a.C., mentre il bronzo comparve solo a partire dal 1300 a.C.