La lingua e lo stile nel testo narrativo „ Lessico basso: rimanda alla comunicazione spiccia e non troppo elaborata della quotidianità. Un lessico di questo tipo si compone di espressioni ricavate da: gerghi, cioè linguaggi caratteristici di gruppi sociali particolari, per esempio uniti da una professione comune o dall appartenenza alla stessa generazione; dialettismi, ossia termini derivanti dai dialetti, spesso usati per conferire rea­lismo e vivacità alla parlata dei personaggi; linguaggio volgare, usato per connotare la comunicazione in modo basso e scurrile, aggiungendo enfasi al discorso e una patina di immediatezza popolaresca. L esempio Un lessico basso e aperto a soluzioni regionali (lombarde) contraddistingue questo brano di Giovanni Testori (1923-1993) tratto dal Ponte della Ghisolfa. Alcuni amici, seduti a bere sotto la pergola di un locale, discutono animatamente a proposito di un pettegolezzo riguardante una conoscenza comune: Testori «Del resto , fece il Berto riprendendo quota su tutti gli altri, «prima o poi dovrà mollare!1 E allora ci racconterà tutto . «Perché tu t illudi che parli? domandò il Camisasca. «Per forza. A furia di cominciare e poi fermarsi . «Su queste cose qui? Con di mezzo la grana? .2 «Tirerà fuori tutto e tutto d un colpo, vedrete: chi è, chi non è, dove sta, dove vanno, chi è il becco,3 cos è la grana che gli dà. Tutto. Vedrete . Ma nonostante la sberla e la pernacchia, anzi proprio per quello, il Ciulanda a cedere non riusciva. Giovanni Testori, Sotto la pergola, in Opere (1943-1961), Bompiani, Milano 1996 1. mollare: cedere, termine colloquiale. 2. grana: termine gergale per denaro. 3. becco: marito tradito dalla mo­glie, cornuto. La I dialettismi e i termini triviali ricorrenti nelle battute di questi personaggi ci illuminano sulla loro natura e sull ambiente in cui vivono. connotazione spregiativa e volgare deriva, per traslato, dal significato letterale del termine, maschio adulto della capra . „ Lessico misto: è costituito dall accostamento o dalla mescolanza di parole appartenenti a registri diversi, in particolare espressioni colloquiali e termini solenni o di matrice letteraria. Eccone un esempio da Carlo Emilio Gadda (1893-1973), nel quale l autore descrive il comportamento dei borghesi all interno dei ristoranti di lusso alternando vocaboli triviali e ricercati: 139