C era una volta... schemi. Per evolversi ci dice Rodari bisogna lanciarsi nell ignoto, ma chi è troppo occupato a strillare nel traffico non se ne accorge. Una verità da cercare nel traffico Sebbene Il semaforo blu sia una favola moderna e ambientata in un luogo preciso, piazza Duomo a Milano, essa rispetta alcune classiche caratteristiche del genere. La brevità, innanzitutto: l azione si risolve in poche righe, chiuse dalla rivelazione finale del semaforo che spiega il motivo del suo strambo comportamento. La presenza, poi, di un personaggio non umano ma dotato di caratteristiche antropomorfe: invece di un lupo o di un leone, abbiamo un semaforo, che però ha qualcosa in comune con gli antichi animali che popolavano i racconti di Esopo. Infatti, si tratta di un oggetto semplice e conosciuto da tutti, e per questo è adatto a veicolare i significati pedagogici della favola. LABORATORIO SUL TESTO COMPRENDERE 1. Il comportamento dei personaggi. Sottolinea nel testo con il colore corrispondente le diverse reazioni dei seguenti personaggi di fronte al semaforo blu. i pedoni i pedoni più grassi gli automobilisti i motociclisti gli spiritosi i vigili ANALIZZARE E INTERPRETARE 2. Il segnale del semaforo. Quali elementi del testo ti fanno capire che il segnale mandato dal semaforo è forte, chiaro e visibile da chiunque? 3. Il ruolo dei vigili. Che ruolo hanno i vigili, nella vicenda? possibile dire che sono dei veri e propri tutori dell ordine ? 4. Una frase troppo ricorrente. «Lei non sa chi sono io! (r. 15) è una frase minacciosa e arrogante, che si rivolge a chi si vuole intimorire dichiarando una propria reale o presunta posizione di potere o di superiorità. Per quale motivo, secondo te, l autore specifica che a pronunciare questa frase sono proprio i pedoni più grassi? 6. Uso formale e informale. Nell ultima frase, il semaforo dice: Ma forse gli è mancato il coraggio (r. 25). Oggi è frequente leggere e sentire gli anche per la terza persona plurale, che vuole invece il pronome loro . Nel brano questo uso è accettato, perché si immagina che il semaforo parli informalmente tra sé e sé, ma come bisognerebbe scrivere secondo l uso più formale? E come dovrebbero essere scritte le frasi seguenti? a) Ma forse gli è mancato il coraggio. b) L insegnante ha incontrato i ragazzi e gli ha restituito i compiti corretti. c) Il sovrano convocò i suoi ministri e gli spiegò il suo punto di vista sulla guerra. d) Avevano tutte le istruzioni necessarie perché il direttore gliele aveva consegnate il giorno prima. SCRIVERE PER... 7. DARE LIBERT ALLA FANTASIA Per quali altri sco pi potrebbero servire i colori del semaforo? Inventa ne qualcuno. ALLARGARE LO SGUARDO PARLARE E SCRIVERE BENE 5. L ordine delle parole. Il verde se lo sarà mangiato il commendatore (rr. 16-17). Proviamo a formulare questa frase in un altro modo: il commendatore avrà mangiato il verde . Il significato rimane più o meno lo stesso, ma quali differenze noti? Quando Rodari scrive questo racconto, negli anni Sessanta, i centri storici delle nostre città non erano ancora chiusi al traffico come lo sono oggi. Cerca delle vecchie immagini del centro della tua città (o di una città a tua scelta) e confrontale con quello che vedi oggi: che cosa è cambiato? Scegli poi una via o una piazza della località in cui abiti e immagina di rinnovarla secondo il tuo gusto: quali cambiamenti apporteresti? Delinea un progetto in cui, passo dopo passo, indichi le diverse modifiche da te previste. 195
T4 GIANNI RODARI, Il semaforo blu (da Favole al telefono)