20 25 30 avesse tentato l impresa: Bebe fissò PAROLA DI Medaglia Il termine, il fioretto4 alla protesi del braccio e che nel Medioevo poteva indicare una moneta del inventò una tecnica con cui tornare valore di mezzo denaro, si usa oggi con a gareggiare. riferimento al dischetto di metallo destinato a rappresentare il ricordo di un avvenimento Con impegno, determinazione e o il premio per una persona che si è distinta in qualche ambito. Nel caso dello voglia di divertirsi, Bebe è diventata sport medaglie in oro, argento e bronzo in pochi anni campionessa mondiacontraddistinguono in genere i primi tre classificati in una gara. Attenzione però. le ed europea di fioretto paralimpiEsiste anche il rovescio della medaglia: una 5 co e si è aggiudicata una medaglia locuzione che rimanda al lato meno buono di una persona, o all aspetto negativo d una d oro e una di bronzo alle Paralimquestione. piadi di Rio de Janeiro del 2016. Nel 2021 è stata portabandiera alla cerimonia di apertura dei Giochi Paralimpici a Tokio durante i quali ha vinto un oro e un argento. Ha fondato un associazione a sostegno di bambini e ragazzi amputati, affinché riscoprano attraverso lo sport quella che per lei è una certezza: «La vita è una figata! . Storie della buonanotte per bambine ribelli. 100 donne italiane straordinarie, a cura di E. Favilli, Mondadori, Milano 2021 4. fioretto: spada dalla lunga lama sottile. 5. paralimpico: le Paralimpiadi sono i Giochi olimpici riservati ad atleti con disabilità. SPECCHI di CARTA Il primo aiuto a Bebe Vio è venuto dalla scienza, che ha favorito la sua rieducazione e le ha fornito le protesi, in modo che lei potesse trasformarle nelle ali con cui volare verso la gloria sportiva. In altri casi invece è la carrozzina a consentire ai disabili di condurre la vita che desiderano. Ma troppo spesso trovano sulla loro strada scale, marciapiedi senza rampe, porte strette. Il problema delle barriere architettoniche è un problema di libertà, che troppo spesso ancora oggi viene sottovalutato o addirittura trascurato. Pensiamoci, ogni volta che ci guardiamo intorno. Senza dimenticare che esistono altri ostacoli da abbattere, più subdoli e invisibili: i miopi pregiudizi fissati nella testa delle persone che guardano con ironia, diffidenza o al limite compassione chi si ostina a seguire le proprie aspirazioni, a prescindere dai problemi toccati al corpo. Gente che avrebbe bisogno di leggere una fiaba. Una fiaba vera, come quella di Bebe Vio. 197 FRESCO DI STAMPA C era una volta...
T5 FRESCO DI STAMPA - ELENA FAVILLI, Bebe Vio (da Storie della buonanotte per bambine ribelli. 100 donne italiane straordinarie)