Spettri, draghi e alieni 85 90 95 100 «Mi consenta! , esclamò Allock. Brandì la sua bacchetta contro il rettile. Ci fu un boato; anziché scomparire, il serpente volò a tre metri di altezza e poi ricadde a terra con un gran tonfo. Inferocito, sibilando furiosamente, strisciò verso Justin Finch-Fletchley, si eresse un altra volta, a zanne scoperte, pronto a colpire. In seguito Harry si chiese che cosa l avesse indotto ad agire. Non si rese neanche conto di averlo fatto. Sapeva soltanto che le gambe lo avevano spinto in avanti, come se avesse avuto le rotelle, e che aveva gridato stupidamente al serpente: «Lascialo stare! . E come per miracolo inspiegabilmente quello si era accasciato a terra, innocuo come un tubo di gomma per annaffiare, e ora guardava Harry. Harry sentì dissolversi la paura dentro di sé. Sapeva che ora il rettile non avrebbe più attaccato nessuno, anche se non avrebbe saputo spiegare cosa gliene desse la certezza. Guardò Justin sorridendo e aspettandosi di vederlo rincuorato, o perplesso, o anche grato ma certamente mai arrabbiato e spaventato. «A che gioco stai giocando? , gli gridò, e prima che Harry potesse dire una parola gli aveva voltato le spalle ed era uscito di corsa dalla sala. J.K. Rowling, Harry Potter e la camera dei segreti, trad. di M. Astrologo, Salani, Milano 1999 COME CONTINUA Harry crede di aver compiuto un normalissimo atto di magia, scacciando il serpente evocato da Malfoy per salvare Justin. In realtà, poco dopo scopre di essere rettilofono, cioè in grado di parlare con i serpenti. La conoscenza innata del serpentese è infatti un potere molto raro, e i compagni di Harry ne sono spaventati. Secondo un antica leggenda, solo il vero erede di Serpeverde, fondatore dell omonima casa, avrebbe aperto la camera dei segreti, una stanza nascosta nei sotterranei di Hogwarts in cui è rinchiuso un mostro maligno e sanguinario. Inoltre, l inquietante scoperta getta il giovane protagonista nell angoscia: esiste dentro di lui un lato oscuro che lo accomuna al suo acerrimo nemico, Lord Voldemort, mago potentissimo e crudele che sta cercando disperatamente di tornare in vita. SPECCHI di CARTA Imparare a duellare con le bacchette magiche è una sfida esaltante e impegnativa. Lanciare la magia giusta al momento giusto richiede concentrazione, studio e nervi saldi. I primi risultati di Harry e dei suoi amici, alle prese con l incantesimo di disarmo («Expelliarmus! ), ci fanno sorridere. Harry e Malfoy lottano con le bacchette come due monelli che si fanno i dispetti o si prendono a pugni. Ci sembra di vederli, mentre ci immergiamo nel mondo fantastico creato dalla Rowling come se partecipassimo a un avvincente gioco di ruolo. Il piacere della lettura sta soprattutto nella voglia di mantenere viva la propria fantasia, cosa a cui tengono particolarmente gli adolescenti: come diceva lo scrittore irlandese George Bernard Shaw, «l uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare . 233