Spettri, draghi e alieni immobile per secoli, come lo scheletro di un grosso animale, un tempo vivo e possente, ma destinato nel futuro distopico al pari di ogni altro oggetto della nostra vita quotidiana a perdere per sempre la propria funzione. Un domani inquietante Il romanzo di McCarthy appartiene al genere post-apocalittico, un filone della fantascienza in cui non troviamo alieni o tecnologie futuristiche, ma una paradossale regressione a una condizione primitiva. A causa del disastro (una catastrofe nucleare, l impatto di un meteorite, l indebolimento del Sole) le strutture della società sono completamente sfaldate, e l essere umano regredisce allo stato di natura , cioè a una condizione in cui la lotta per le risorse di base è all ordine del giorno e vige una specie di guerra di tutti contro tutti. L uomo e il bambino protagonisti della Strada, infatti, non sono soltanto costretti a vivere in condizioni estreme, ma rischiano quotidianamente di essere catturati e divorati da altri sopravvissuti. Questo stato di continua emergenza provoca una totale perdita di speranza, la sensazione di vivere su un pianeta condannato alla distruzione. Un espressività poetica La lingua di McCarthy è secca, scarna, dura come il mondo che descrive. Infatti, l autore impiega frasi brevi, spesso anche senza il verbo, per dipingere un paesaggio composto da una lunga lista di cose morte o distrutte, che non hanno più nessuna relazione tra loro (Acquitrini disseminati di ossa di creature morte. Mucchi di rifiuti indistinti. Fattorie scalcinate, rr. 9-10). Proprio come il viaggio dei due protagonisti, la prosa della Strada ha un ritmo lento, doloroso e rassegnato. Tuttavia, l autore è capace anche di improvvisi tocchi poetici e il suo stile è sempre potentemente espressivo, specie quando descrive l indifferenza degli elementi naturali o la regressione degli umani a uno stato semibestiale. Personaggi senza nome La strada è un tipico racconto di viaggio, in cui i protagonisti affrontano varie peripezie per giungere alla meta. Il narratore riesce a rendere i tormenti interiori del padre ma anche la potente forza d animo che lo spinge. Tuttavia i personaggi non vengono mai nominati direttamente: se questo, da un lato, aumenta la possibilità che il lettore si identifichi con essi, dall altro è un segno del radicale pessimismo che domina il mondo post-apocalittico di McCarthy. Dopo l olocausto nucleare è inutile e forse anche pericoloso avere nomi. Agli individui l identità personale non serve più: il loro unico scopo è sopravvivere giorno dopo giorno. LABORATORIO SUL TESTO COMPRENDERE 1. Il tempo. In quale epoca si svolge la vicenda? 2. Prima dell apocalisse. Qual era la natura del territorio che l uomo e il bambino stanno attraversando, prima della catastrofe? 3. Sulle rotaie. Perché il treno nel bosco è fermo? 4. Il viaggio dei protagonisti. Perché i protagonisti sono in viaggio? ANALIZZARE E INTERPRETARE 5. Figure retoriche. Una delle caratteristiche dello sti le di McCarthy è l alternanza tra frasi brevi ed essenziali e descrizioni suggestive e poetiche, che fanno uso anche di figure retoriche come la similitudine e la metafora. Rintracciane alcune. 6. L azione del padre. Durante l esplorazione del treno, il padre trova una pila di piatti di carta e se ne appropria. Che senso ha questo gesto? 7. L aspetto delle città. Se la zona che padre e figlio stanno attraversando è completamente disabitata, ben diversa è la situazione delle città: come sono descritte? 247
T7 CORMAC McCARTHY, In viaggio dopo l’apocalisse (da La strada)