Spettri, draghi e alieni Una contraddittoria emozione coglie il lettore durante il suo viaggio nello Stato di Gilead: da una parte avverte pena e spavento per le vittime dell inquietante dittatura; dall altra si consola pensando che, seppure orribile, la realtà descritta è puramente immaginaria. Un dubbio, però, si va insinuando nella sua coscienza: davvero tutto resta confinato nella creatività della scrittrice? certo che non potranno mai realizzarsi le prevaricazioni raccontate? Le libertà individuali e l espansione dei diritti sono veramente, nella realtà, al sicuro? Ancora oggi, in alcune regioni del mondo reale, le donne sono vit- time del fondamentalismo religioso; e anche nel nostro progredito Occidente non mancano situazioni che evidenziano come la condizione femminile sia talvolta oggetto di limitazioni e pregiudizi. Certo, la Costituzione difende la parità tra i sessi, e la completa emancipazione delle donne rientra negli obiettivi dell Agenda 2030; tuttavia le analogie tra la fittizia nazione di Gilead e la Storia umana sono vistose, e ci insegnano che ogni cittadino è chiamato a difendere la libertà e la democrazia, perché nessuna conquista sociale è garantita per sempre. GUIDA ALLA LETTURA Un aguzzina in crisi Il romanzo si apre con le parole di Zia Lydia, temuta istitutrice e severa sorvegliante delle Ancelle. una zelante e inflessibile sostenitrice del regime, oggetto di onori e deferenza, come dimostrano il monumento eretto in suo onore e le offerte di uova (r. 39) o arance (r. 40), che sembrano rivolte a una divinità o a una santa. Dietro la facciata pubblica di giudice implacabile, le sue parole rivelano però una crisi profonda: Lydia mostra distacco critico e ironia nei confronti della statua, di cui coglie i difetti, la scarsa aderenza alla realtà e, dopo qualche anno, il decadimento e la sporcizia. Una società senza democrazia e senza amore Dalla confessione di Zia Lydia si ricavano molte informazioni sulla società di Gilead. Prima di tutto nella scena narrativa non vi sono uomini: le Zie sono tutte donne, come donne sono anche le Ancelle (r. 22), destinate alla riproduzione, e le Ragazze Perla (r. 23), che diventeranno Zie. dunque una comunità tutta al femminile, rigidamente segregata e priva di solidarietà e di affetto interno. Zia Vidala, cui i superiori (rr. 4-5) hanno imposto di leggere l elogio di Zia Lydia, non è infatti felice per la collega e svolge il suo compito con fastidio; la scultura, oggetto della descrizione di Zia Lydia, mostra un Ancella pavida o grata (r. 22), e dunque sottomessa; Zia Lydia stessa, nella sua solitudine, avverte che, nonostante il suo riconosciuto prestigio e, anzi, proprio per l invidia che esso suscita, corre il costante rischio di essere tradita e condannata. Il messaggio della scrittrice è chiaro e terribile: il totalitarismo, insieme ai diritti dei cittadini, elimina anche la complicità e l affetto tra le persone. Per questo, tra le vittime di questa dittatura, non si stabiliscono rapporti di collaborazione o di fratellanza, ma vigono la rivalità e la prevaricazione. Il rogo dei libri Come si può tenere insieme una società tanto distorta? Com è possibile che nessuno si ribelli? Le parole di Lydia rivelano un sistema sociale retto sulla violenza, un vero regime del terrore, nel quale anche attività normali e quotidiane, come la semplice scrittura di un diario, sono proibite perché sospette, e vanno pericolosamente svolte in segreto. Del resto la brutalità dilaga dappertutto, come dimostrano gli entusiastici roghi di libri (r. 50) che manifestano il fanatismo diffuso, come ai tempi del nazismo. I libri conservano il sapere e la memoria, e le dittature li bruciano e li censurano perché l ignoranza facilita il controllo. Anche Zia Lydia, come lei stessa ricorda, ha in passato contribuito a nascondere molte verità che oggi, pentita o delusa dal comportamento dei suoi superiori, rivela nel suo scritto. E allora, si chiede il lettore, Zia Lydia è vittima o carnefice? Perché ha collocato le stesse telecamere che ora, con prudenza, cerca di evitare? Nel clima di paura e di sospetto che le dittature sfruttano per controllare i loro cittadini tutti possono essere in pericolo, anche chi si ritiene potente e inattaccabile. 253 FRESCO DI STAMPA SPECCHI di CARTA
T8 FRESCO DI STAMPA - MARGARET ATWOOD, Aspettate: diventerà peggio (da I Testamenti)