1. Le sfide della scienza Teniamoci forte. Vivere nella modernità è come stare su un automobile in costante accelerazione. Funziona così almeno dall Ottocento, quando una serie di invenzioni straordinarie ha modificato radicalmente la percezione dello spazio e del tempo nel mondo occidentale. L elettricità, i motori a scoppio, il telefono, gli aerei, e poi la radio, la televisione, internet A volte ci risulta difficile capire come si potesse vivere senza tutto questo. Eppure lo si è fatto per millenni. C ome sostiene il biologo Edoardo Boncinelli, la scienza è un impresa collettiva che ha bisogno di essere comunicata in modo chiaro e corretto, per evitare fraintendimenti ( T2). I progressi delle scienze infatti possono disorientare e impongono sfide sempre più ardite, che sollevano questioni morali di straordinaria importanza. Pensiamo per esempio alla genetica, un campo in cui le novità a partire dalla clonazione prospettano ricadute rivoluzionarie, affascinanti e pericolose al tempo stesso, secondo il genetista Francesco Cavalli Sforza ( T1). Andiamo forse incontro a un futuro in cui i robot proveranno sentimenti come gli umani, mentre gli umani potranno estirparli da sé, come già succede ai soldati, che assumono pastiglie per inibire le reazioni emotive in battaglia e trasformarsi in macchine di morte implacabili. Ma i robot potranno anche guidare l automobile per noi, salvarci la vita con operazioni chirurgiche di altissima precisione, regalarci più tempo libero, o forse rubarci il lavoro, come temono in molti. A ben guardare le questioni di fondo non sono cambiate dai tempi in cui il soffio delle prime locomotive a vapore appestò l aria pura delle campagne, suscitando un ondata di profezie apocalittiche. La tecnologia aumenterà il benessere, porterà giustizia, farà scemare le diseguaglianze, o accadrà il contrario? In realtà non c è in essa niente di buono o di cattivo: sta all uomo decidere che uso farne, come ci ricorda un articolo apparso sulla rivista inglese The Economist ( T3). Se prevarrà il buon senso, allora davvero potremo dire che vivere in un epoca come la nostra «significa essere tra le persone più fortunate che abbiano mai vissuto . 257