Il narratore L esempio Il narratore esterno può essere, a sua volta, palese o nascosto: è palese quando interviene apertamente nella narrazione, fornendo giudizi o opinioni personali. Manzoni Risparmio al lettore i lamenti, le condoglianze, le accuse, le difese, i «voi sola po tete aver parlato e i «non ho parlato , tutti i pasticci in somma di quel colloquio. Basti dire che don Abbondio ordinò a Perpetua di metter la stanga all uscio, di non aprir più per nessuna cagione,1 e, se alcun bussasse, risponder dalla finestra che il curato2 era andato a letto con la febbre. Alessandro Manzoni, I promessi sposi, Rizzoli, Milano 2014 1. cagione: ragione. 2. curato: parroco. Il narratore spiega la sua scelta di non riportare direttamente il dialogo tra don Abbondio e Perpetua: in questo modo rende palese la sua presenza. L esempio Il narratore è invece nascosto quando tende a sparire dietro gli eventi che racconta: il testo diventa così una presentazione nuda di eventi, dialoghi e pensieri dei personaggi. Autori del secondo Ottocento, appartenenti a correnti letterarie d ispirazione realistica (come il Naturalismo francese o il Verismo italiano), prediligono questa tecnica, per aumentare l immedesimazione del lettore e dare l idea di una rappresentazione fotografica e impersonale della realtà. Flaubert E sul porto, in mezzo ai carri e alle botti, nelle strade, alle cantonate, i borghesi aprivano tanto d occhi sbalorditi da un avvenimento talmente straordinario in pro vincia: una carrozza con le tendine abbassate che andava e veniva senza posa, chiusa come una bara, sballottata come una scialuppa. A un certo punto, a metà giorno, in piena campagna, quando il sole dardeggiava più forte contro i vecchi fanali argentati, una mano nuda sbucò da sotto le tendine gialle e buttò via dei pezzetti di carta che si dispersero all aria, e andarono a posarsi lontano, come candide farfalle, su un campo fiorito di trifoglio rosso. Il narratore resta nascosto: descrive gli avvenimenti senza inserire commenti personali. Gustave Flaubert, Madame Bovary, Garzanti, Milano 1965 In alcuni casi, infine, si possono distinguere vari gradi della narrazione. Talvolta, infatti, il narratore racconta una vicenda in cui compare un personaggio che a sua volta espone una storia: il protagonista si imbatte in un viandante cieco che, seduto presso il focolare, inizia un racconto leggendario; dopo essere stato vinto in battaglia, il gigante si arrende e confessa all intrepido cavaliere le sfortune della sua vita Accade così che il narratore principale, di primo grado, affidi una porzione di racconto a un narratore di secondo grado, che racconta altre storie, nelle quali potrebbe prendere la parola un narratore di terzo grado, e così via, in un gioco di incastri teoricamente illimitato. 31