Il mondo fra le righe Honoré Daumier, Il vagone di prima classe, Il vagone di seconda classe, Il vagone di terza classe, 1864. che nelle novelle riunite nel Decameron restituisce un immagine nitida degli usi e costumi italiani nel XIV secolo. Mestieri, cibi, vestiti, ceti sociali, sentimenti religiosi, rapporti fra padri e figli, corteggiamenti amorosi: nulla sfugge al suo umorismo sorridente. Una narrazione sociale propriamente detta si sviluppa però soltanto all inizio dell Ottocento, con l avvento del Realismo moderno, veicolato in prima battuta dai romanzi francesi di Stendhal (1783-1842) e Honoré de Balzac (1799-1850). Il romanzo moderno raffigura in chiave seria, problematica o addirittura tragica persone comuni, colte nella loro routine, condizionate dal contesto sociale in cui vivono. Il protagonista può essere un servo, un pazzo, un monello, una prostituta o un impiegato qualsiasi, come si può vedere nella produzione dell inglese Charles Dickens (1812-1870), il quale mostra in capolavori come Oliver Twist, David Copperfield, Tempi difficili quanto questo approccio sia vantaggioso per cogliere la realtà di una moderna metropoli come Londra. Naturalismo e Verismo Nella seconda metà dell Ottocento i confini della narrativa sociale si ampliano fino a descrivere realtà ancora più umili e degradate, grazie all affermarsi della scuola naturalista, capeggiata dal francese mile Zola (1840-1902), che cerca di trasporre in letteratura alcuni princìpi cardine del Positivismo, movimento filosofico teso a valorizzare le conquiste del progresso scientifico. Il proposito dei Naturalisti di raffigurare la realtà senza abbellimenti e con oggettività non si esaurisce a livello tematico scegliendo come protagonisti contadini, minatori e proletari di ogni tipo. Un innovazione fondamentale riguarda infatti le tecniche narrative: laddove lo scrittore in precedenza si era preoccupato di intervenire continuamente per commentare o giudicare, ora preferisce fare un passo indietro e celarsi in un impersonalità che non lascia emergere i sentimenti personali. 409