3. L emigrazione: una lunga storia Uomini e donne emigrano da sempre, da quando lasciarono l Africa, culla dell umanità, per colonizzare il mondo intero. Anche la storia italiana è una storia di migranti: verso il Nuovo Mondo o paesi europei più ricchi, dalle campagne alle città, dal Sud al Nord. E ora che sono gli stranieri a venire a noi, non dimentichiamoci il nostro passato... D a millenni, anzi da milioni di anni come ci insegna Telmo Pievani ( T1) gli uomini si spostano sul pianeta, in cerca di condizioni migliori per vivere. Proiettati sul palcoscenico della storia, i flussi migratori del nostro tempo non hanno niente di eccezionale. Si tratta di un fenomeno «strutturale e costitutivo della nostra identità di specie , che ha riguardato l uomo di Neandertal così come i nostri antenati. In effetti siamo di fronte a una realtà che gli italiani conoscono bene. Sono milioni i nostri connazionali che dopo l Unità (1861) decisero di lasciare la patria per disperdersi ai quattro angoli del globo. Per molti, la motivazione era stringente: sfuggire la fame nera e la schiavitù del lavoro agricolo, che imponeva condizioni degradanti e feudali. Per realizzare i loro sogni accettarono di affrontare una vita dura e piena di pericoli: naufragi, sfruttamento, lavori usuranti, razzismo... Una via crucis puntualmente ricostruita da Gian Antonio Stella ( T2). Dopo il 1945 l immigrazione divenne soprattutto un fenomeno interno: tra il 51 e il 65 milioni di italiani si spostarono dalle campagne alle città, dal Sud al Nord, dal Nordest al Nordovest. Il miracolo economico dovette la sua impressionante rapidità proprio agli emigrati, che fornivano alle industrie fiumi di manodopera a basso costo. In seguito, come sappiamo, la situazione si è rovesciata e l Italia ha cominciato ad attrarre stranieri provenienti da tutto il mondo. Con gli anni Novanta il fenomeno acquista proporzioni sempre più vistose: oggi circa il 10% della popolazione italiana è composto da immigrati. I ruoli si invertono ma molti meccanismi rimangono gli stessi: l inserimento degli stranieri in una nuova società implica altissimi costi umani, tra sfruttamento, illegalità, degrado sociale e rigurgiti razzisti. Quanto al futuro, il moltiplicarsi dei conflitti bellici e delle emergenze legate al clima lascia prevedere l arrivo di momenti delicati in Europa ( T3). 451