Percorsi di educazione civica 65 70 75 80 85 90 AGENDA 2030 Certo, ma non possiamo negare d avere importato noi negli States la mafia e la camorra. La verità è fatta di più facce. Sfumature. Ambiguità. E se andiamo a ricostruire l altra metà della nostra storia, si vedrà che l unica vera e sostanziale differenza tra «noi allora e gli immigrati in Italia oggi è quasi sempre lo stacco temporale. Noi abbiamo vissuto l esperienza prima, loro dopo. Punto. Detto questo, per carità: alla larga dal buonismo, dall apertura totale delle frontiere, dall esaltazione scriteriata del melting pot, dal rispetto politicamente corretto ma a volte suicida di tutte le culture. Ma alla larga più ancora dal razzismo. Dal fetore insopportabile di xenofobia7 che monta, monta, monta in una società che ha rimosso una parte del suo passato. Certo, un paese è di chi lo abita, lo ha costruito, lo ha modellato su misura della sua storia, dei suoi costumi, delle sue convinzioni politiche e religiose. Di più: ogni popolo ha il diritto, in linea di principio ed entro certi limiti, di essere padrone in casa propria. E dunque di decidere, per mantenere l equilibrio a suo parere corretto, se far entrare nuovi ospiti e quanti. Di più ancora: in nome di questo equilibrio e di valori condivisi (la democrazia, il rispetto della donna, la laicità dello Stato, l uguaglianza di tutti gli uomini...) può arrivare perfino a decidere una politica delle quote che privilegi (laicamente) questa o quella componente. In un mondo di diffusa illegalità come il nostro, possono essere invocate anche le impronte digitali, i registri degli arrivi, la sorveglianza assidua delle minoranze a rischio, l espulsione dei delinquenti, la mano pesante con chi sbaglia. La xenofobia, però, è un altra cosa. Dovremmo ricordare sempre come l arrivo dei nostri emigrati coi loro fagotti e le donne e i bambini venisse accolto dai razzisti locali: con lo stesso urlo che oggi campeggia sui nostri muri. Lo stesso urlo, la stessa parola. Quella che prende alla pancia rievocando i secoli bui, la grande paura, i barbari, Attila, gli unni con la carne macerata sotto la sella:8 l orda. Gian Antonio Stella, L orda. Quando gli albanesi eravamo noi, Rizzoli, Milano 2002 (con tagli) 7. xenofobia: avversione nei confronti degli stranieri. 8. carne... sella: pare fosse usanza degli unni far macerare la carne in questo modo. Gruppo di emigranti italiani appena giunti a Ellis Island, New York, 1905. 460