I generi UNIT 6 La narrativa non fiction GUIDA ALLA LETTURA «Non potrete mai capire quanto questo romanzo mi sia costato, mi ha logorato fino al midollo , confessò Capote a proposito del suo capolavoro, A sangue freddo. Sei anni di lunghi sopralluoghi, interviste, letture febbrili per ricostruire il delitto consumato a Holcomb, Kansas, il 14 novembre 1959. Ne derivò una serie di articoli pubblicati sul «New Yorker nel 1965, raccolti l anno successivo in un volume che rappresenta il prototipo del non fiction novel. I lunghi contatti con la comunità locale, con amici e parenti delle vittime, con gli investigatori, ma anche i colloqui in carcere con gli psicopatici che si confessarono responsabili della strage, Perry Smith e Richard Hickock, consentirono allo scrittore una raffinata analisi psicologica di tutte le figure coinvolte. Il loro fu un raid assurdo, acceso dalla convinzione che la famiglia Clutter nascondesse in casa migliaia di dollari. Tutto falso. I due fuggirono con un binocolo, una radio portatile e una cinquantina di dollari, dopo aver massacrato a sangue freddo marito, moglie e due figli della famiglia sorpresa nel sonno. Ma a sangue freddo fu condotta anche la punizione dello Stato, che nel 1965 li condannò all impiccagione: le ultime pagine del libro raccontano il periodo trascorso dai due nel braccio della morte, spingendo il lettore a interrogarsi sulla pena capitale. Giustizia esemplare o barbara vendetta? Un modesto villaggio La formula «a sangue freddo riguarda anche il modo in cui Capote racconta la vicenda, senza lasciar trasparire il potente coinvolgimento emotivo con cui la seguì. Del resto, il suo intento non è spingere il lettore a interrogarsi sull identità dei colpevoli o sul modo in cui sarebbero stati acciuffati: tutte cose già note quando le sue pagine comparvero. Ciò che gli interessa è piuttosto far lievitare la materia che ha per le mani: per questo insiste sulla mentalità dei protagonisti, ricostruisce i loro dialoghi, propone scene cruciali usando il loro punto di vista. Inietta cioè nell inchiesta tecniche tipiche della narrativa, sino a trasformarla in un romanzo profondo e intenso, capace di illuminare gli angoli più oscuri dell America profonda. Questa sua maniera è già facilmente riconoscibile nelle pagine iniziali, dove offre un quadro particolareggiato della cittadina del Kansas in cui maturò il delitto. Holcomb è un villaggio in the middle of nowhere, nel bel mezzo del nulla: poche case fra sterminati campi di frumento, maestosi silos, il fiume, la ferrovia, un autostrada. Polvere d estate, fango quando piove. Un dancing abbandonato, una banca fallita da decenni, uno scrostato ufficio postale nel quale si muove, con i classici stivali da cowboy, la direttrice. L insieme suggerisce un impressione di mediocrità: è un luogo che fa malinconia (r. 30), nel quale a nessuno verrebbe in mente di fermarsi. Anche i treni lo superano indifferenti a tutta velocità. Il suono del male Nei dintorni di Holcomb però sorgono enormi tenute, i cui proprietari Allevano bovini e pecore, coltivano grano, miglio, sementi d erba e barbabietole da zucchero (rr. 45-46). In più, la zona è ricca di gas naturale. Ecco, dunque, che la scuola locale e le solide fattorie sparse nella campagna rispecchiano questo benessere. per questo che i due balordi puntano su una casa del posto, certi di portare a termine un colpo facile facile. Il loro arrivo sconvolge d improvviso la consueta routine: Capote per ora li tiene nascosti, invisibili come sono per la comunità. Per restituire lo sconvolgimento punta invece abilmente sui suoni. Aggiunge dunque al lamento dei coyote e al fruscio dei cespi rotolanti di erba secca l improvviso crepitare di quattro colpi di fucile (r. 73). Che cosa è successo? Di chi è la colpa? Queste domande spuntano sulle labbra degli abitanti di Holcomb. Il male, almeno stavolta, è venuto da fuori, ma loro ancora non lo sanno e si guardano impauriti e diffidenti, quasi fossero estranei (r. 79). IL CLASSICO Sei anni di ossessione 474