Giuseppe Iannaccone insegna nei licei, dopo essere stato docente a contratto presso le Università Roma Tre e La Sapienza. È autore di volumi e saggi in rivista sulla letteratura italiana degli anni Trenta, su Italo Svevo e su Anna Maria Ortese. Si è occupato di storia dell'editoria e dell'avanguardia futurista; le sue ricerche vertono attualmente sulla poesia del secondo Ottocento.&nbsp;

Giuseppe Iannaccone

Giuseppe Iannaccone insegna nei licei, dopo essere stato docente a contratto presso le Università Roma Tre e La Sapienza. È autore di volumi e saggi

Insegna Letteratura italiana contemporanea presso l’Università Statale di Milano, dove coordina il Master in Editoria. Specialista di poesia e narrativa dell’Otto-Novecento, fa parte del Direttivo del Centro Nazionale Studi Manzoniani. Fra i suoi ultimi libri ricordiamo La finestra di Leopardi. Viaggio nelle case dei grandi scrittori italiani (Feltrinelli).

Mauro Novelli

Insegna Letteratura italiana contemporanea presso l’Università Statale di Milano, dove coordina il Master in Editoria. Specialista di poesia e

La luce del futuro è un corso che offre una ricca offerta antologica. È pensato per fornire gli strumenti per scrivere, senza rinunciare al piacere della lettura. Le Tecniche sono presentate con “infotecniche” (infografiche con video), spiegazioni sintetiche ed esempi, e sono articolate in tre passaggi: Come si analizza, Analizziamo insieme e Analizza tu. Le unità sui Generi presentano i testi in un percorso strutturato: il Classico introdotto da un infotesto, il Fresco di stampa (una novità editoriale), il Fumetto/Graphic novel, e un Focus sull’autore/autrice con percorsi antologici nelle opere di figure letterarie significative. Gli autori privilegiano racconti completi e pagine iniziali di romanzi; ogni testo è seguito dalla rubrica Specchi di carta che valorizza l'aspetto emotivo e civico. Il box Parola di Treccani esplora la storia dei vocaboli, e i percorsi di Educazione civica, legati agli obiettivi dell’Agenda 2030, includono saggi e articoli per stimolare il dibattito e familiarizzare con i testi argomentativi.&nbsp;

Le emozioni della narrativa

1. IL BISOGNO DI STORIE

2. SPECCHI DI CARTA

T1 MARCEL PROUST, Il piacere della lettura (da Del piacere di leggere)

T2 DANIEL PENNAC, Il tempo della lettura (da Come un romanzo)

T3 CAMILLA BARESANI, Le trappole della lettura (da Il piacere tra le righe. Le seduzioni della lettura)

LE TECNICHE

1. Il narratore

INFOTECNICA - Quale narratore?

Le diverse tipologie di narratore

Il punto di vista e la focalizzazione

Le parole dei personaggi

I pensieri dei personaggi

Lavoriamo sui testi in 3 passi

1. Come analizzare - Tommaso Landolfi, Il ladro

2. Analizziamo insieme - Katherine Mansfield, Il primo ballo

3. Analizza tu - Erri De Luca, A forma di altare

2. La struttura del testo narrativo

INFOTECNICA - Quale struttura?

Le fasi della narrazione

Le sequenze

Il ritmo

1. Come analizzare - Chiara Gamberale, Dieci minuti, una nuova vita (da Per dieci minuti)

2. Analizziamo insieme - Giorgio Manganelli, Quattordici

3. Analizza tu - Vitaliano Brancati, Storia di un uomo che per due volte non rise

3. Il tempo del testo narrativo

INFOTECNICA - Quale tempo?

La collocazione cronologica

Fabula e intreccio

L’ordine degli eventi

La durata

La frequenza

1. Come analizzare - Aldo Palazzeschi, Incendiario

2. Analizziamo insieme - Bianca Pitzorno, Profumo

3. Analizza tu - Francesco Guccini, La ghiacciaia

4. Lo spazio della narrazione

INFOTECNICA - Quale spazio?

I luoghi narrativi tra realtà e immaginazione

Le forme della descrizione dello spazio

Le opposizioni spaziali

I principali luoghi letterari

1. Come analizzare - Grazia Deledda, L’uccello d’oro

2. Analizziamo insieme - Mario Rigoni Stern, Una remota contrada (da Le stagioni di Giacomo)

3. Analizza tu - Italo Calvino, Marcovaldo al supermarket

5. I personaggi

INFOTECNICA - Quali personaggi?

Modalità di presentazione

La caratterizzazione

Il sistema dei personaggi

La tipologia dei personaggi

1. Come analizzare - Elena Loewenthal, Collana oro con piastra gr 57,5

2. Analizziamo insieme - Francis Scott Fitzgerald, Una festa borghese (da Il grande Gatsby)

3. Analizza tu - Piero Chiara, Ti sento, Giuditta

6. La lingua e lo stile nel testo narrativo

INFOTECNICA - Quale lingua, quale stile?

Il lessico

La sintassi

Le figure retoriche

I registri linguistici

1. Come analizzare - Federigo Tozzi, Vecchia Toscana

2. Analizziamo insieme - Alessandro Robecchi, Ouverture (da Follia maggiore)

3. Analizza tu - Valeria Parrella, Rispetto per chi sa

RACCONTARE PER IMMAGINI

Storie filmate

Storie disegnate

I GENERI

1. LA FIABA E LA FAVOLA - C’era una volta...

1. LA FIABA

La struttura e i temi fondamentali

Le finalità educative

La fiaba nel tempo

2. LA FAVOLA

La storia del genere

T1 IL CLASSICO - ESOPO, Il leone, la volpe e il cervo (da Favole)

T2 ANALISI PASSO PASSO - JACOB E WILHELM GRIMM, Raperonzolo (da Fiabe per i bambini e per le famiglie)

Se ti è piaciuto - Fiabe in libertà

T3 ANTOINE DE SAINT-ÉXUPÉRY, L’essenziale è invisibile (da Il piccolo principe)

T4 GIANNI RODARI, Il semaforo blu (da Favole al telefono)

T5 FRESCO DI STAMPA - ELENA FAVILLI, Bebe Vio (da Storie della buonanotte per bambine ribelli. 100 donne italiane straordinarie)

MAPPA DEI SAPERI FONDAMENTALI

2. IL FANTASTICO, IL FANTASY E LA FANTASCIENZA - Spettri, draghi e alieni

1. IL FANTASTICO

Temi e stili

2. IL FANTASY

3. LA FANTASCIENZA

T1 IL CLASSICO - FRANZ KAFKA, Un’orribile metamorfosi (da La metamorfosi)

T2 DINO BUZZATI, Qualcosa era successo (da Il crollo della Baliverna)

T3 MICHELE MARI, Lontano, lontano (da Fantasmagonia)

T4 JOHN RONALD REUEL TOLKIEN, Lo Specchio di Galadriel (da Il Signore degli Anelli)

T5 ANALISI PASSO PASSO - J.K. ROWLING, Il Club dei Duellanti (da Harry Potter e la camera dei segreti)

T6 IL FUMETTO - EIICHIRŌ ODA, One Piece. Il frutto magico (da One Piece)

T7 CORMAC McCARTHY, In viaggio dopo l’apocalisse (da La strada)

Se ti è piaciuto - Dopo la catastrofe

T8 FRESCO DI STAMPA - MARGARET ATWOOD, Aspettate: diventerà peggio (da I Testamenti)

Configurazioni del corso

Compra su Treccani Emporium

Relazione d'adozione

Web TV - video e webinar

Edulia Treccani Scuola

I generi UNIT  7 La narrativa storica SPECCHI di CARTA Da sempre, come si vede nelle favole antiche di Esopo e Fedro, l uomo ha attribuito agli animali vizi e virtù umani. Pensiamo allo scrittore inglese George Orwell, che nella Fattoria degli animali (1945) ha rappresentato con maiali, cani, asini e cavalli i protagonisti della Rivoluzione russa, oppure alla brigata di paperi e topi che ogni settimana affolla le pagine di  Topolino . Forse però non è un caso che la capitale del divertimento sia Paperopoli, più che Topolinia. Il topo è infatti una figura potenzialmente ambigua: è oggetto di simpatie e, al contempo, motivo di terrore e raccapriccio. Da un lato ne ammiriamo l operosità infaticabile e ci diverte la sua passione per il formaggio, dall altro lo associamo ad ambienti sporchi e malsani. Su questa ambiguità fa leva Art Spiegelman, che in Maus disegna gli ebrei come topi e i tedeschi come gatti. La fisionomia da roditore (muso sporgente, orecchie allungate) allude alla natura mite e innocua degli ebrei, ma anche ai pregiudizi che da sempre li accompagnano. Inoltre, la metafora del mondo animale esplicita i rapporti di forza (i gatti sono molto più grossi dei topi) e traspone su un piano fantastico le differenze etniche, per sollecitare ancor più l immedesimazione da parte dei lettori: quando il padre di Art varca la soglia di Auschwitz, ci sentiamo anche noi come topi in trappola. GUIDA ALLA LETTURA I discorsi del presente e le parole del passato Basta leggere poche vignette per rendersi conto che qualcosa non quadra, nei dialoghi di Maus. Quando parla con Art, Vladek si esprime in una lingua strana, priva di articoli e piena di errori; quando invece diventa protagonista delle azioni ambientate durante la guerra, i suoi discorsi tornano normali. Questo doppio livello linguistico è una delle caratteristiche più originali del romanzo: la registrazione fedele del parlato consente all autore (e, con un po  di fantasia, al traduttore) di riprodurre l eloquio del padre, influenzato dalle strutture sintattiche del polacco, e al tempo stesso rivela gli effetti nefasti della Shoah sui sopravvissuti. La fuga degli ebrei dalla persecuzione nazista, infatti, dà luogo a una dispersione nel mondo che garantirà agli esuli prosperità e salvezza, ma avrà come conseguenza la perdita di una parte dell identità linguistica e culturale del popolo ebraico. Il racconto di Vladek, sgrammaticato e confuso, richiede pertanto la mediazione del figlio, che prima registra i ricordi su carta e su nastro, e poi ne ricava una storia a fumetti, cercando di eliminare le contraddizioni che emergono dal flusso della memoria. Come il giudizio sul cugino che si fa pagare per liberare Vladek e sua moglie Anja: dobbiamo perdonarlo o condannarlo? Parenti serpenti e vermi serpeggianti Per rappresentare l orrore della Shoah, Spiegelman non esita a ricorrere, laddove necessario, a immagini forti e inequivocabili. Ma la violenza visiva è contenuta da una forma di autocensura (dei forni crematori vediamo le planimetrie e il fumo dei camini) e dal filtro della rappresentazione zoomorfa: a bruciare sono i topi, non gli esseri umani. Ciò che sgomenta non è tanto la rappresentazione grafica dei soprusi, quanto piuttosto la descrizione dei rapporti familiari: In quel periodo   spiega Vladek   non c era più famiglie. Ognuno pensava per sé. 528 

T3 LA GRAPHIC NOVEL - ART SPIEGELMAN, Il racconto di Vladek (da Maus: racconto di un sopravvissuto)

Un mondo brulicante di vita, in attesa della morte Nelle tavole di Spiegelman il disegno è sempre funzionale alla narrazione. Non ci sono prove di virtuosismo descrittivo o inserti paesaggistici, al punto che la pagina appare decisamente sovraccarica: le vignette si affollano l una accanto all altra o anche l una sull altra, come nelle immagini dedicate alla scoperta del bunker. Tale frenesia è ben evidente nella stilizzazione dei personaggi: i tratti fisiognomici sono ridotti al minimo, la riconoscibilità delle varie figure è affidata a elementi aggiuntivi come occhiali e cappelli, l espressività è veicolata esclusivamente dall inarcatura delle sopracciglia. Oltre a velocizzare il ritmo narrativo, questo modo di comporre le tavole del fumetto permette di descrivere un mondo brulicante di vita, e suggerire pertanto in modo indiretto le dimensioni del genocidio del popolo ebraico. In uno spazio così affollato di personaggi, è fondamentale la distinzione tra i due livelli narrativi: il momento della rievocazione e il tempo della guerra. La grafica della pagina distingue i diversi piani del racconto con effetti cromatici: nel passato prevalgono gli sfondi scuri, dal significato metaforico, mentre nei dialoghi con il padre i colori sono tendenzialmente chiari. Un ulteriore divisione tra presente e passato è sottolineata dalla presenza o meno del bordo: il racconto del passato è sempre incorniciato dai riquadri delle vignette, come a ribadire il suo carattere di episodio concluso. LABORATORIO SUL TESTO COMPRENDERE 1. Il rifugio. Come fa Spiegelman a introdurre nel te- 5. Alibi comprensibili. Per quale motivo Vladek giustifica il comportamento di Jacov? sto lo  spaccato  del rifugio segreto? 2. Una scelta non casuale. Per quale motivo l autore, nella scena della scoperta del bunker, opta per una disposizione verticale delle immagini? ANALIZZARE E INTERPRETARE 3. Una studiata topografia. A ben vedere, la disposi- SCRIVERE PER  6. INDOSSARE I PANNI DI UN PERSONAGGIO Immagina di passare alcuni giorni in soffitta con Vladek e gli altri, e scrivi una pagina di diario in cui racconti l esperienza vissuta. Nella finzione, come fogli devi usare le pagine bianche (i frontespizi, per esempio) dei libri portati da Lolek. zione dei rifugi risponde a un criterio preciso: quale secondo te? 4. Scripta manent. Per quale motivo Vladek vuole a tutti i costi disegnare le piantine dei bunker sul taccuino di Art? 529 LA Le grandi famiglie che ci vengono presentate all inizio del romanzo si sfaldano inesorabilmente durante l occupazione nazista. Come dimostra l episodio del cugino Jakov, i legami di sangue e di solidarietà non contano più nulla, se non come premesse per accordi monetari, non sempre a lieto fine. Anche la paternità non è un antidoto contro la sopraffazione reciproca: quando non vengono affidati alle poche famiglie disposte a crescerli, dietro compenso, come se fossero figli propri, i pargoli diventano motivo di tradimento e delazione, come testimonia la storia dell ebreo che, girovagando in cerca di cibo (Nostro figlio muore di fame), scopre il bunker di Vladek e ne rivela l esistenza alla Gestapo. Il nucleo familiare si ricompone così attorno a moglie e marito, in lotta congiunta per la sopravvivenza, e la casa viene sostituita dal bunker, dove il tentativo di conservare un certo decoro   tentativo che si evince dai vestiti sempre eleganti dei rifugiati   deve fare i conti con la durezza delle condizioni di vita: Avevamo vermi in questo bunker. GRAPHIC NOVEL A quei tempi 

La luce del futuro: corso che unisce scrittura e lettura con infografiche, tecniche di analisi e focus su autori e testi significativi.