I generi UNIT 7 La narrativa storica 90 95 100 mia d influenza spagnola 21 ha già contagiato decine di milioni di vittime. Gli avvenimenti traducono sussulti apocalittici. La settimana scorsa a Mosca si è riunita la Terza Internazionale comunista.22 Il partito della guerra civile mondiale. Il partito di quelli che mi vogliono morto. Da Mosca a Città del Messico, su tutto l orbe23 terrestre. Inizia l epoca della politica delle masse e noi, qua dentro, siamo in meno di cento. Ma anche questo non importa. Nessuno crede più alla vittoria. già venuta e sapeva di fango. Questo nostro entusiasmo giovinezza, giovinezza! è una forma suicida di disperazione. Siamo con i morti, rispondono loro al nostro appello in questa sala semivuota, a milioni. Giù in strada le grida dei garzoni invocano la rivoluzione. Noi ridiamo. La rivoluzione l abbiamo già fatta. Spingendo a calci questo Paese in guerra, il 24 maggio del millenovecentoquindici. Ora tutti ci dicono che la guerra è finita. Ma noi ridiamo ancora. La guerra siamo noi. Il futuro ci appartiene. inutile, non c è niente da fare, io sono come le bestie: sento il tempo che viene. Antonio Scurati, M. Il figlio del secolo, Bompiani, Milano, 2018 21. influenza spagnola : pandemia letale sviluppatasi all indomani della fine della Grande guerra. COME CONTINUA 22. Terza Internazionale comunista: congresso dei partiti comunisti europei e di altri gruppi, socialisti o rivoluzionari, guidati dal Partito comunista sovietico. Iniziò nel 1919 e terminò parecchi anni dopo. 23. l orbe: il globo. Come in un libro di storia, ma raccontato direttamente dai protagonisti, l autore ricostruisce i passi di Mussolini: dopo la fondazione dei Fasci di combattimento vediamo la trasformazione del movimento in partito. Poco alla volta il fascismo ottiene sempre più consensi nella società italiana e Mussolini prende il potere nel 1922. SPECCHI di CARTA Tutti noi, che abbiamo la fortuna di vivere in un paese democratico, diamo per scontate le nostre libertà costituzionali. Ci sembra normale esprimere liberamente ciò che pensiamo e rendere pubbliche le nostre opinioni; possiamo lavorare attivamente per ottenere la vita che desideriamo. Come cittadini, raggiunta la maggiore età, abbiamo il diritto di scegliere le persone che, nelle istituzioni, ci rappresentano e tutelano i nostri interessi; se vogliamo, possiamo addirittura intraprendere la vita politica, candidarci per il partito di cui condividiamo le idee ed essere votati da elettori che si fidano di noi. Sembra un sistema solido e incrollabile, ma davvero lo è? Le grandi crisi storiche, che da sempre lacerano il cammino del progresso, possono repentinamente travolgere i diritti delle persone: una guerra mondiale, una drammatica recessione, una catastrofe sanitaria... In Italia, alla fine della Grande guerra, un piccolo gruppo di persone, apparentemente sbandate, si afferma improvvisamente sulla scena del potere: di lì a poco il loro capo metterà le basi di una lunga dittatura che limiterà le libertà degli individui. Il brano, con la sua capacità di farci rivivere quegli avvenimenti, ricorda a ciascuno di noi che la democrazia è un bene prezioso e delicato, mai conquistato una volta per tutte. 534