55 Inclino la faccia verso la sua mano per sentirmela tutta sulla pelle, i polpastrelli sono ruvidi, come la sua voce. Poi lei si stacca. «Vieni, aiutami a ricamare i tovaglioli . «Sì, mamma , obbedisco senza fare altre domande. Viola Ardone, Oliva Denaro, Einaudi, Torino 2021 COME CONTINUA Prima che Oliva si sposi, Paternò la rapisce e abusa di lei. Ormai disonorata davanti a tutti, e per questo abbandonata dal fidanzato, a Oliva non resterebbe che sposare il suo stupratore per recuperare la posizione sociale perduta: la legge italiana di quegli anni, infatti, offriva la possibilità cancellare il reato di violenza sessuale attraverso il matrimonio tra vittima e carnefice. Oliva, però, non ci sta: non vuole assolutamente vivere il resto dei suoi giorni con l uomo che l ha violentata e, sostenuta dal padre, rifiuta le nozze. l inizio di una serie di gravi problemi, sia per Oliva, svergognata agli occhi della comunità, sia per suo padre, danneggiato economicamente dai ricchi e influenti Paternò. La ragazza, così, è combattuta tra la volontà di affermare la sua dignità, la pena per i guai della sua famiglia, la pressione sociale del paese, che la vorrebbe sposata al suo aguzzino. SPECCHI di CARTA I romanzi storici, generalmente, si svolgono in epoche remote, mettono in scena figure del passato, rievocano avvenimenti che hanno cambiato la storia dell umanità. Ma qui? Che cosa c è di straordinario nel dialogo tra una qualunque ragazzina del Sud e sua madre, distanti dal grande palcoscenico della Storia, in un epoca tanto vicina a noi? Proprio la prossimità cronologica e l umile estrazione della protagonista spingono il lettore a una profonda presa di coscienza e a rendersi conto che il cammino dei diritti può procedere per le azioni, magari sconosciute e dimenticate, della gente comune. Oliva, che vuole vivere liberamente, andare a scuola, scegliere un uomo che ama, rivendica infatti, rifiutando di sposarsi contro la propria volontà, il diritto al pieno sviluppo della persona umana, garantito dall articolo 3 della Costituzione. Il suo gesto, semplice ed eroico al tempo stesso, rimanda all autodeterminazione e all emancipazione di tutte le donne e le ragazze, promossa dall Agenda 2030, e ricorda che tutti, a prescindere dal loro ruolo nella gerarchia sociale, possono agire per la crescita civile dell intera comunità. 539 FRESCO DI STAMPA A quei tempi