Negli abissi del cuore Marcel Proust in una foto del 1900. In Italia stein (1879-1955) infrange i confini della fisica classica riconsiderando le nozioni di spazio e tempo, mentre la psicoanalisi di Sigmund Freud (1856-1939) si concentra sui meccanismi dell inconscio, indagando il ruolo degli istinti nella psiche. Molti autori enfatizzano la dimensione memoriale, nella convinzione che ciò che accade dentro di noi sia più importante di ciò che accade nel mondo: il francese Marcel Proust (1871-1922), in una pagina del suo ciclo di romanzi dal titolo Alla ricerca del tempo perduto, descrive come il sapore di una madeleine imbevuta nel tè lo invada di un «delizioso piacere , che gli riporta alla mente il ricordo dei giorni lontani in cui, da bambino, lo stesso dolcetto al burro gli veniva offerto da una zia. L irlandese James Joyce (1882-1941), nell Ulisse, dà voce invece ai processi mentali che agitano l esistenza di un uomo qualunque, Leopold Bloom: grazie alla tecnica del flusso di coscienza, lo scrittore porta sulla pagina libere associazioni di pensieri, mescolando alte riflessioni a stupidaggini che per un attimo balenano nella mente di chiunque. I due maestri della narrativa d introspezione italiana sono il siciliano Luigi Pirandello (1867-1936) e il triestino Italo Svevo (1861-1928). Pirandello in novelle e romanzi (come Il fu Mattia Pascal e Uno, nessuno e centomila) mette in scena la crisi di identità e la dissociazione dell io contemporaneo, indagando il contrasto fra le aspirazioni dell individuo e le costrizioni della vita sociale, che conducono all infelicità o persino alla follia. Svevo è autore di un romanzo psicologico di eccezionale profondità, La coscienza di Zeno, nel quale si compone l autobiografia di Zeno Cosini, un inetto , un inadatto alla vita: indotto a scrivere per seguire la prescrizione di uno psicanalista, Zeno recupera i traumi che hanno segnato la sua esistenza. Dal medesimo punto d avvio di Svevo, ovvero la terapia psicanalitica, muove Il male oscuro ( T2, p. 580) di Giuseppe Berto (1914-1978), romanzo fortemente autobiografico in cui lo scrittore veneto ragiona sulla «lotta col padre che gli ha avvelenato l esistenza. Il rapporto con la famiglia, i rancori repressi che si annidano sotto la superficie del benessere, gli eventi tragici che cambiano il corso della vita e i sentimenti profondi che maturano tra i fantasmi dell adolescenza sono i temi ricorrenti dei romanzi di Alessandro Piperno (n. 1972), come Di chi è la colpa ( T4, p. 592), caratterizzati dall approfondita analisi psicologica dei personaggi. VERIFICA DELLE CONOSCENZE 1. La narrativa d introspezione è sempre esistita o è un invenzione moderna? 4. L autobiografia si fonda su una triplice identità. Spiega questa affermazione. 2. Che cosa differenzia diario e autobiografia? 5. Quando si sviluppa la crisi dell io? 3. Come viene spesso percepita l infanzia nelle autobiografie? 6. Chi sono i maestri italiani della narrativa d introspezione? 573