65 70 75 80 Anne Frank, Diario, a cura di O. Frank e M. Pressler, trad. di L. Pignatti, Einaudi, Torino 1993 6. pogrom: massacri antisemiti. Durante la Notte dei Cristalli, tra il 9 e il 10 novembre 1938, vennero devastate case, negozi, sinagoghe e uccisi centinaia di ebrei. COME CONTINUA 7. capitolazione: resa. 8. stella giudaica: la stella di David, simbolo che gli ebrei erano costretti ad appuntarsi sui vestiti, per rendersi riconoscibili. 9. la guerra era appena finita: i nazisti occuparono in pochi giorni l Olanda, nel maggio del 1940. Nelle successive pagine di diario Anne racconta la passione per il ping pong, i problemi scolastici, il fastidio di doversi muovere sempre a piedi e mai in tram, proibito agli ebrei. Sono gli ultimi giorni ancora in qualche modo sereni. Ai primi di luglio, nel timore di un arresto da parte delle SS, i genitori realizzano la fuga che avevano preparato da mesi. La famiglia Frank raccoglie qualche vestito, le cose strettamente necessarie (niente valigie, avrebbero dato nell occhio) e fugge sotto una pioggia battente. Iniziano così mesi di difficile convivenza, nel terrore di essere scoperti. Anne vive la sua giovinezza come un uccellino in gabbia, senza neppure potersi affacciare alla finestra. 577 IL 60 dopo i pogrom,6 i miei due zii, fratelli di mia madre, fuggirono in Nordamerica dove arrivarono sani e salvi; la nonna venne a stare con noi. Allora aveva settantatré anni. In maggio del 1940 i bei tempi finirono: prima la guerra, poi la capitolazione,7 l invasione tedesca e l inizio delle sofferenze di noi ebrei. Le leggi antisemite si susseguivano all infinito e la nostra libertà fu molto limitata. Gli ebrei devono portare la stella giudaica;8 gli ebrei devono consegnare le biciclette; gli ebrei non possono prendere il tram; gli ebrei non possono andare in auto, neanche se è di loro proprietà; gli ebrei possono fare la spesa solo dalle 15 alle 17; gli ebrei possono andare solo dai parrucchieri ebrei; gli ebrei non possono uscire per strada dalle 20 alle 6 di mattina; gli ebrei non possono andare a teatro, al cinema e in altri luoghi di divertimento; gli ebrei non possono frequentare la piscina, né i campi da tennis e di hockey e quelli per gli altri sport; gli ebrei non possono andare in barca; gli ebrei non possono praticare nessuno sport all aperto; gli ebrei non possono trattenersi nel proprio giardino né in quello di conoscenti dopo le otto di sera; gli ebrei non possono andare a casa dei cristiani; gli ebrei devono frequentare scuole ebraiche, e altre simili. Così vivacchiavamo senza poter fare questo o quello. Jacque mi dice sempre: «Non oso fare più niente perché ho paura che sia proibito . Nell estate del 1941 la nonna si ammalò gravemente. Dovette farsi operare e il mio compleanno passò in sordina. Proprio come nel 1940, perché in Olanda la guerra era appena finita.9 La nonna morì in gennaio nel 1942. Nessuno sa quanto io penso a lei e a quanto bene le voglio. Quest anno però abbiamo festeggiato il mio compleanno per recuperare; c era anche la candelina per la nonna. Noi quattro tiriamo avanti. Così sono arrivata alla data di oggi: qui inauguro solennemente il mio diario il giorno 20 giugno 1942. CLASSICO Negli abissi del cuore