I generi UNIT 8 La narrativa d introspezione IL CLASSICO SPECCHI di CARTA Forse anche tu tieni un diario. Forse ti piace scrivere, sfogare sulla carta i tuoi pensieri senza che nessuno venga a conoscerli: non come su Facebook, dove sai che i tuoi amici e chissà chi altri leggeranno i post, costruendosi un immagine di te, giusta o sbagliata che sia. Forse un giorno quel diario lo ritroverai, e ti farà sorridere, arrabbiare e magari anche piangere. Anne Frank ama confidarsi al suo diario, che chiama Kitty, come se fosse un amica. La scrittura diventa per lei un conforto irrinunciabile, un rimedio alla solitudine, quando è costretta a vivere segregata in casa, senza andare a scuola, fare sport, andare al cinema o anche soltanto passeggiare lungo i canali della sua città, Amsterdam. Anne è un adolescente come te, ma non può fare niente di ciò che ama, perché se uscisse per strada verrebbe arrestata, sebbene non abbia commesso niente di male. La sua colpa è intollerabile, agli occhi di chi la perseguita: è un ebrea. Ancora non sappiamo chi tradì la sua famiglia, a chi apparteneva la voce femminile che in una telefonata rivelò il nascondiglio ai nazisti. Ma abbiamo ritrovato Kitty, che ci fa sorridere dinanzi alle tenere ingenuità di Anne, arrabbiare per il suo tragico destino, e piangere al pensiero del lager dove trovò una morte orribile, nel fiore degli anni. GUIDA ALLA LETTURA 578 La carta è paziente Nel mettere mano al suo diario, Anne si sente un po a disagio: Non solo perché non ho ancora mai scritto, ma perché ho l impressione che un domani né a me né a nessun altro potranno interessare le confidenze di una ragazzina tredicenne (rr. 2-5). Come sappiamo, le cose sono andate diversamente: nelle sue pagine, che non avrebbe voluto far leggere a nessuno, c è ben più e ben altro che qualche confidenza di un adolescente timida, magari decisa a scrivere perché non ha ancora trovato un amica vera alla quale confessare le ansie dell età più emozionante e complessa della vita. Anne Frank è stata, prima che vittima innocente, testimone di una delle più grandi tragedie della storia. Lei stessa se ne rese conto negli ultimi tempi della sua vita: nel 1944, quando sentì alla radio un ministro del governo in esilio dire che un domani si sarebbero dovute raccogliere le testimonianze delle sofferenze vissute dal popolo olandese, Anne decise di ricopiare e affinare quanto aveva scritto sino ad allora, in vista di una futura pubblicazione. A occuparsene fu il padre Otto, l unico della famiglia sopravvissuto al lager, che nel 1947 fece stampare una versione ridotta, nella quale aveva tagliato le parti relative alla scoperta della sessualità, ai difficili rapporti con la madre, alle tensioni che amareggiavano la vita nel rifugio segreto. Solo dopo la morte del padre, nel 1980, questi brani (pari a circa un quarto dell opera) vennero restituiti al diario, che in questa veste continua a essere ristampato in ogni parte del mondo. Cara Kitty Anne si descrive come una ragazzina circondata da affetto, che fatica però a trovare una persona alla quale aprire il proprio cuore, tanto in famiglia quanto fra le coetanee. Per presentarsi a Kitty il nome che assegna al diario, chiamato a sostituire l amica del cuore Anne decide di ricapitolare brevemente la sua vita, molto movimentata sebbene abbia soltanto tredici anni. In poche righe assistiamo a un crescendo drammatico in cui si rispecchiano le esperienze di migliaia di ragazze e ragazzi ebrei della sua generazione. Quando i genitori si spostano dalla Germania all Olanda per sottrarsi alla follia nazista, Anne resta per qualche anno ad Aquisgrana con la nonna e la sorella; in seguito raggiunge Amsterdam, dove frequenta una scuola montessoriana, per poi entrare al Liceo ebraico, mentre arrivano notizie spaventose sulla sorte degli ebrei rimasti in Germania. Una gioventù soffocata Quando i nazisti occupano l Olanda, nel 1940, per Anne finisce la tregua. In un elenco impressionante dà conto di tutte le proibizioni alle quali è sottoposta. Il drammatico si mescola al grottesco: gli ebrei possono fare la spesa solo dalle 15 alle 17 (rr. 64-65), e non devono
T1 IL CLASSICO - ANNE FRANK, Anne si presenta (da Diario)