Negli abissi del cuore 15 20 25 30 35 40 45 50 della scala, comunque nessuna al mondo era più bella della mamma neanche la regina4 la quale era sì alta, ma che figura ci faceva accanto al re che era piccoletto, invece mia madre era piccoletta accanto a mio padre alto, la qual cosa era una cosa giusta. Mio padre dunque essendo senza volto era ancora in gran parte assenza, consisteva cioè quasi esclusivamente delle sue cose, specie di quelle contenute in un cassettino a destra sopra il comò accanto alla specchiera, dove c era la Chinina Migone5 che aveva un buon odore e la sua spazzola per i capelli che aveva invece un odore cattivo, e niente altro, mentre nel cassettino dalla parte opposta che era quello di mia madre c era sempre una gran confusione di forcine e pettinini e fermi per i capelli e pettini mai puliti con attaccati capelli lunghissimi, perché mia madre mai si sarebbe tagliati i capelli alla gar onne,6 mentre mia zia forse se li sarebbe tagliati perché doveva trovar marito, in verità aveva avuto come fidanzato un tenente durante la guerra che si diceva che da borghese fosse un gran signore e poi una volta venuta la pace era sparito, ma di questa cosa non si doveva mai parlare quando c era la zia che si arrabbiava oppure si metteva a piangere perché era proprio disgraziata, però io ero quasi contento che piangesse visto che pensava d essere più bella della mamma, e specie se era vero che la mamma era gelosa di lei, e questo doveva essere vero perché una serva che noi avevamo che si chiamava Romilda diceva che mio padre era un bell uomo che piaceva alle donne peccato solo che avesse quella testa pelata, e in verità mio padre in quel tempo metteva una grande cura nello spazzolarsi i capelli stava lungo tempo davanti allo specchio in particolare quando era di buon umore e cantava Vieni meco fior di rose,7 e prendeva i pochi capelli che gli crescevano ai lati e sul didietro della testa e se li tirava con infinita cura fin davanti, e mia madre lo prendeva in giro per questo, diceva che aveva un bel portarsi a spasso quei quattro peli per la testa tanto pelato era, e mio padre quando era di buon umore le diceva che lui ne valeva quattro di giovanotti coi capelli, e poi mica s era fatto calvo per gli anni bensì a causa della lucerna, e del resto con la Chinina Migone e poi anche con la Petrolina Longega8 per la ricrescita dei capelli qualche speranza ce l aveva ancora, certo se il governo permetteva tutta la réclame9 che quei prodotti facevano sui giornali qualcosa di vero ci doveva essere, altrimenti sarebbe stata truffa e le leggi sono fatte apposta per impedire le truffe, benché questi dopo la guerra non fossero tempi troppo favorevoli alle leggi coi sovversivi e gli scioperi e i delinquenti che trionfavano dappertutto, certe volte c era perfino da aver paura a uscire di casa, e meno male che io avevo un padre che era stato capostazione e Maresciallo dei Carabinieri prima di mettersi a vendere cappelli così erano gli altri ad aver paura e non lui, ma io certamente no non avevo paura di lui perché era mio padre, quando mi lasciava salivo sui suoi ginocchi e gli toc- 4. la regina: Elena del Montenegro (18731952), sposa di Vittorio Emanuele III di Savoia (1869-1947), re d Italia: il re misurava in altezza poco più di un metro e mezzo. 5. Chinina Migone: una lozione stimolante per i capelli. 6. capelli alla gar onne: capelli corti. Con gar onne si indicava una ragazza emancipata. 7. Vieni meco fior di rose: dall Ernani (1844) di Giuseppe Verdi. Fino alla prima metà del Novecento i melodrammi ebbero vasta circolazione popolare. 8. Petrolina Longega: altra lozione in voga all epoca. 9. réclame: pubblicità (francese). 581
T2 GIUSEPPE BERTO, Il padre senza volto (da Il male oscuro)