Lavoriamo sui testi | 1. COME analizzare 25 40 |L unica a non avercela più, una vita, ero io. Al suo posto una massa informe, sfilacciata, ferita, che come unico perno su cui girare aveva lo smarrimento.| 45 50 55 60 Qui troviamo invece una sequenza mista: ci sono elementi narrativi (mi avevano trascinata al cinema, r. 32), dialogici (come stai? cosa pensi? che fai?, r. 35), riflessivi (tutto mi franava attorno e dentro, rr. 29-30). 35 30 rola aveva sostituito la mia rubrica con la posta del cuore di una certa Tania Melodia, vincitrice morale dell ultima edizione del Grande Fratello.| |Mio padre, mia madre, mio fratello e gli amici, che mentre tutto mi franava attorno e dentro restavano fermi al loro posto, nei primi tempi si erano dati il turno per dormire con me, mi avevano trascinata al cinema, al parco, al karaoke, allo stadio, in vacanza, non si sottraevano alle telefonate inutilmente lunghe senza tu (come stai? cosa pensi? che fai? ti permetti forse di esistere, nel frattempo?) e piene solo di io (non esisto più, sto male, voglio morire, e ora che faccio?) con cui li torturavo. Però giustamente, chiuso il telefono, avevano la loro vita a cui tornare.| In una sequenza riflessiva, la protagonista esprime il proprio stato d animo in seguito agli avvenimenti che hanno sconvolto la sua tranquilla esistenza. Passato il momento del dolore insopportabile, poi, non c era più neanche quello a farmi un po di compagnia. Andavo a letto e l unico pensiero prima di addormentarmi era la speranza di non risvegliarmi. Tanto il grande amore che dovevo avere l avevo avuto, i romanzi migliori che dovevo scrivere li avevo scritti, di certo non ne avrei scritti altri perché non avrei vissuto nient altro che avrebbe potuto toccarmi così profondamente, la casa d infanzia era ormai alle spalle e con lei ogni promessa interessante di bene: «E allora, se non c è più da scrivere, se non c è più da vivere, se non c è più una famiglia che, ogni settimana, quantomeno mi dia l illusione di essere la mia, che ci sto a fare io, al mondo? ripetevo in continuazione ogni lunedì alla mia analista, la dottoressa T. 1. Rudolf Steiner: pensatore austriaco (18611925), fondatore di una pratica di diagnosi e |Che un giorno di dicembre ispirata da Rudolf Steiner1 ed esasperata da me , alla fine di una Si tratta del vero e proprio esordio della vicenda principale: la proposta della dottoressa, infatti, provocherà una serie di peripezie che cambieranno la vita della protagonista. Questa è una sequenza narrativa che ne introduce una dialogata. terapia che cura l uomo con tecniche alternative rispetto alla medicina tradizionale. 59