Come si cambia se moriva! . Il Riccetto non gli rispose subito. « tutta fracica ,21 disse dopo un po , «aspettamo che s asciughi! . Ci volle poco perché si asciugasse: dopo cinque minuti era là che rivolava tra le compagne, sopra il Tevere, e il Riccetto ormai non la distingueva più dalle altre. Pier Paolo Pasolini, Ragazzi di vita, Garzanti, Milano 2005 COME CONTINUA IL 21. fracica: fradicia. Passati due anni ritroviamo il Riccetto che, cresciuto, vive di espedienti, aggirandosi per Roma in cerca di qualche buon affare, fra ladri, prostitute e truffatori. Non ha una casa, ma vive con la famiglia in un edificio scolastico pericolante, divenuto alloggio di fortuna per decine di sfollati. Quando il palazzo crolla, muore la madre e resta gravemente ferito l amico Marcello. Il Riccetto va allora ad abitare con lo zio, e conosce nuovi ragazzi, con cui intraprende altre scorribande. Un giorno però viene arrestato, per un furto che in realtà non ha commesso. L esperienza gli insegna molto: quando esce dalla galera, non è più lo stesso. SPECCHI di CARTA Che cosa importa se gli altri rideranno, e lo prenderanno per pazzo? Senza dire una parola il Riccetto si tuffa nel Tevere. Non c è niente di più bello che far parte di un gruppo, condividere le esperienze, sentirsi accettati e apprezzati. Ma non è così facile. Sappiamo che cosa subisce chi non vuole o non riesce a integrarsi: l indifferenza, le mezze parole, le prese in giro, gli insulti, nei casi più pesanti l aggressione. Quando siamo in compagnia possono innescarsi dinamiche pericolose: a volte si diventa come le iene, che attaccano protette dal numero, solo quando sono sicure di non avere la peggio. Tutti contro uno. E per non essere quell uno, a che cosa siamo disposti? A tace­ re, o a fingere distacco, quando la situazione non ci piace, e ce ne vorremmo andare. Ma a volte qualcosa dentro scatta. Non riesci più a tenerti, sai che non ti conviene, che non sono affari tuoi, e in fondo che te frega, come dice il ragazzo più grosso al Riccetto. Ma non riesci ad accettarlo. Ti alzi, e adesso basta. Franco Citti in una scena del film Accattone (1961) di Pier Paolo Pasolini. GUIDA ALLA LETTURA Il salvataggio della rondinella CLASSICO 55 Il Riccetto se ne sta seduto sulla barca con il broncio, un po infastidito dagli amici. Immagina di essere al largo, lontano da Roma e dall allegra confusione dei compagni. Tutta la scena è condotta secondo la sua prospettiva: a un certo punto si rende conto che c è qualcosa nell acqua, un piccolo straccio nero (r. 16) al centro di tanti piccoli cerchi (r. 15). Presto ca­ pisce che si tratta di una rondine sul punto di affogare. Decide allora di tuffarsi per salvarla, incurante delle grida e delle risate degli amici, per il solo, umanissimo piacere di compiere un gesto di generosità gratuita. Marcello lo critica esibendo una sprezzante freddezza e chiedendogli perché l abbia compiu­ to: era così bello vedella che se moriva! (rr. 54-55). A morire invece sarà nel capitolo successi­ 605