65 70 75 80 85 90 95 non c era verso, e alla fine mi ha detto che un po era colpa mia, perché tra tanti animali al mondo ne avevo scelto uno che non esiste. E io cercavo di spiegare che invece esisteva eccome, solo che i miei compagni facevano troppo casino, ed era partita pure una pioggia di matite, gomme, penne, pennarelli. E insomma, beati loro. Beati quelli che nella vita non si fanno domande, vanno dritti senza guardare l immenso intorno che c è, e se devono disegnare il loro animale preferito scelgono il cane, il gatto o al massimo il criceto. E se tu disegni il calamaro gigante ridono e ti prendono in giro. Perché mica lo sanno, che del mare non sappiamo nulla. Che dietro il tendone ci sono le tigri le scimmie i mangiatori di spade gli sputafuoco le donne con la barba e i lanciatori di coltelli. E i calamari giganti. Non vogliamo crederci, non possiamo, perché è una vita così diversa che con un solo colpo di coda ci frulla via da ogni nostro punto fermo, dai binari delle certezze solide ed eterne che abbiamo impiegato tanto tempo a inventarci, ci sperde in una realtà troppo grande e ricca per noi. Ma forse va bene così, nel mare non ci sono binari, si può andare alla deriva e sperare che la destinazione la decida il destino. Pure l America l ha scoperta uno che non la cercava. Colombo voleva andare in un altro posto che non c entrava nulla, però è partito, e quando parti tutto può succedere. Già sulla terra, figuriamoci in mare. Dove ci aspetta un sogno gigante, avvolto in otto tentacoli lunghissimi e altri due che sono lunghi ancor di più, e ci guarda con due occhi grossi come cerchioni di camion. E mentre andiamo, saliranno a bordo un po di amici vissuti in posti e secoli diversi, ma simili nell anima, e strani quanto noi. Pure loro hanno creduto al calamaro gigante, infatti si sono presi addosso una scarica di penne e calamai, lapis e pergamene e tutto quel che si usava ai loro tempi. Ma con quella roba piovuta dal cielo hanno disegnato la traiettoria delle loro vite, così appassionanti e uniche da sembrare impossibili. Come il calamaro gigante. Come il nostro viaggio. Come noi. Quindi via, andiamo, benvenuti a bordo, benvenuti al circo. Scusate se non ho una scimmia sulla spalla, ma le scimmie sott acqua durano poco. E in effetti anche noi, a pensarci bene. Ma allora non pensiamoci bene. Ogni pensiero è un chiodo che ti pianta dove stai, tra sbadigli e rimpianti. Meglio fidarci, e affidarci, e tuffarci. Con tutte le braccia che hai, calamaro gigante, prendici al volo. Fabio Genovesi, Il calamaro gigante, Feltrinelli, Milano 2021 COME CONTINUA Genovesi mescola ricordi d infanzia, vicende di esploratori e di scienziati, aneddoti comici e nostalgiche rievocazioni. In un singolare viaggio avanti e indietro nel tempo, così, la formazione umana dell autore va intrecciandosi alla storia collettiva, suscitando ilarità, sorpresa e commozione nei lettori. 625 FRESCO DI STAMPA Come si cambia
T5 FRESCO DI STAMPA - FABIO GENOVESI, Del mare non sappiamo nulla (da Il calamaro gigante)