Focus sull autrice | MORANTE Procida negli anni Cinquanta. ga fiaba illustrata dall autrice. A causa dell occupazione nazista, dal settembre del 1943 Elsa e il marito, antifascista di origine ebraica, devono nascondersi in Ciociaria; da lì tornano a Roma, dopo la liberazione della città, nell estate del 1944. Nella capitale, la Morante riprende il lavoro sospeso durante la guerra: nel 1948 esce così il suo primo romanzo, Menzogna e sortilegio, cui fa seguito, nel 1957, L isola di Arturo, che ottiene il premio Strega. Una maturità sofferta Negli anni Sessanta Elsa viaggia e frequenta la vita culturale: allontanatasi da Moravia nel 1962, si lega a un giovane pittore americano, che però muore tragicamente. Nel 1963 pubblica la raccolta di racconti Lo scialle andaluso e, nel 1968, un volume di poesie, Il mondo salvato dai ragazzini. Le ultime due opere della scrittrice sono La Storia e Aracoeli, usciti rispettivamente nel 1974 e nel 1982. Assillata da problemi di salute, che riducono la sua mobilità, Elsa Morante tenta il suicidio nel 1982 e muore a Roma nel 1985. 2. L ISOLA DI ARTURO Elsa Morante aveva frequentato Procida e ne era rimasta molto colpita; nel 1955, proprio durante un soggiorno sull isola dell arcipelago napoletano, aveva iniziato la stesura del romanzo, che esce nel 1957. Che cosa succede A una imprecisata distanza temporale dagli eventi, Arturo Gerace ricorda la propria infanzia e fanciullezza a Procida. Il ragazzo, orfano di madre, cresce solo 629