Focus sull autrice | MORANTE Menzogna e sortilegio Iniziato durante la Seconda guerra mondiale, il primo romanzo della Morante, Menzogna e sortilegio, viene pubblicato nel 1948. La storia è raccontata in prima persona da Elisa, una giovane siciliana che, rimasta sola dopo la morte della sua protettrice Rosaria, decide di scrivere la saga della sua tormentata famiglia, tra la fine dell Ottocento e l inizio del Novecento: chiusa nelle sue stanze, infatti, Elisa viene visitata dai fantasmi dei suoi parenti, e ne trascrive le vicende mescolando, con una lingua ricca ed emozionante, memorie personali e visioni fantastiche. Venuta a conoscenza della morte di Edoardo, Anna precipita nella disperazione. Preda del dolore, come invasata, inventa un epistolario amoroso che immagina, nel delirio, scritto dal cugino. Non soddisfatta, coinvolge nell inganno anche la zia, madre di Edoardo: le due donne, un tempo nemiche, ora condividono la menzogna delle lettere di Edoardo, alle quali finiscono per credere entrambe. Il falso carteggio, come un sortilegio, da una parte compensa Anna della perdita ma, dall altra, recide ogni suo legame con la realtà: ormai completamente pazza, la donna muore e la figlia viene adottata dalla generosa Rosaria. Lo scialle andaluso A Menzogna e sortilegio e al secondo romanzo, L isola di Arturo, segue, nel 1963, la raccolta Lo scialle andaluso, composta di dodici racconti giovanili. Le storie riproducono, in scala minore, le atmosfere e gli argomenti prediletti dalla scrittrice, rappresentati nei suoi romanzi: anche se il titolo del libro riprende quello dell ultimo racconto, dove la complessa relazione di affetto e gelosia tra una madre e suo figlio è simboleggiata dallo scialle andaluso della donna, la raccolta tocca molteplici temi, quali i sentimenti dell adolescenza (Il compagno, T8, p. 648), le evocazioni fiabesche e magiche (Il ladro dei lumi), la malinconia (Il cugino Venanzio). Il mondo salvato dai ragazzini Gli anni Sessanta sono anni di grande trasformazione, nella società, nella cultura italiana, e anche nella letteratura: soprattutto i giovani, nel 1968, sono protagonisti di un movimento di protesta e di contestazione, che critica la tradizione e l autorità. In quell anno l autrice pubblica Il mondo salvato dai ragazzini, una raccolta di testi difficile da classificare secondo il genere, ma sostanzialmente composta da poesie dedicate ai giovani. I temi sono svariati: il dolore per la morte di un amico, l esperienza dei paradisi artificiali e delle droghe, l idea della poesia e dell arte letteraria come soluzione alle tensioni disgreganti della realtà. La Storia Iniziato nel 1971, nel 1974 esce La Storia: è un romanzo storico, ambientato tra il 1941 e il 1947, durante la Seconda guerra mondiale (memorabile è il racconto del bombardamento del quartiere romano di San Lorenzo, T7, p. 640) e il primissimo dopoguerra. La struttura dell opera è particolare: a ogni capitolo l autrice antepone un resoconto degli avvenimenti storici che fanno da cornice ai fatti narrati. Protagonista della vicenda è una modesta famiglia dei quartieri popolari di Roma composta dalla vedova Ida Ramundo, maestra elementare, e i suoi due figli: Nino, adolescente e poi giovane uomo, e il piccolo Useppe, nato in seguito alla violenza subita da Ida da parte di un soldato tedesco. Con l impostazione del romanzo storico, che la Morante riprende da Manzoni, La Storia vuole mostrare l intreccio tra le vicende umili dei semplici da una parte, e la Storia dei 633