I generi UNIT 9 La narrativa di formazione 70 75 vo per lui. Le sue pupille si accesero di superbia, il suo sorriso diventò vittorioso e sprezzante, e, a bassa voce, mi disse: «Sgobbone .11 Non so chi formò per me la frase della risposta, e la portò alle mie labbra di fanciullo. Essa riecheggia in me come estranea: pure12 la pronunciai: «Figlio di serva , gli dissi. Ebbi appena il tempo, dopo questo, di vedere il suo rossore infocato13 e poi, subito, il suo pallore: in cui egli mi apparve così abbandonato e inerme14 nella sua viltà, che d un tratto riebbi per lui, tutto intero, il mio fanciullesco amore di compagno. Di corsa uscii dalla bottega. Da allora non l ho più rivisto né ho più sentito parlare di lui; ma ancora oggi, malgrado il mio disprezzo, il mio sentimento per quel compagno è tale che, se lo sapessi in prigione (non so perché la mia mente si ferma su questa ipotesi come sulla più verosimile), sarei pronto a prendere il suo posto purché lui venisse liberato. Elsa Morante, Lo scialle andaluso, Einaudi, Torino 1963 11. Sgobbone: è un insulto, equivale a sec­ chione , cioè ragazzo molto studioso ma poco intelligente. 12. pure: eppure, nonostante ciò. 13. infocato: infuocato, come di fuoco. 14. inerme: indifeso, disarmato. SPECCHI di CARTA Gli anni della formazione rivestono un importanza fondamentale nella storia personale di ciascuno. Anche dopo molto tempo, quando la vita ti avrà portato lontano dalle aule, forse in una città nuova o in un paese stra­ niero, all improvviso riaffiorerà un flash, una scena, una frase, un volto che ti ri­ porterà in classe, là dove sono nate le tue prime amicizie e ostilità; là dove i confronti e gli scontri con i docenti e i compagni ti hanno permesso di capire meglio chi sei e in che cosa credi. Mil­ le volte, quando sarai grande, tornerà il brivido delle emozioni fortissime pro­ vate nelle giornate trascorse a scuola, che oggi magari ti sembrano lunghissi­ me, e domani staranno tutte nel rapido sorriso con cui le ricorderai. 650