Percorsi di educazione civica Un gruppo di partigiani e soldati inglesi porta al comando inglese una presunta spia dei tedeschi. 25 30 35 40 45 50 55 60 patito stenti, freddo, fame, hanno vissuto lontano dai propri cari, hanno rischiato la vita per un ideale di civiltà e se noi oggi siamo in un paese libero e democratico lo dobbiamo anche a loro. Perché è così importante ricordare questa data e i sacrifici che ci stanno dietro? Innanzitutto per impedire che tali situazioni si ripresentino e non crediate che questo sia impossibile, come ci ricorda lo storico Ruggero Giacomini: «Il fascismo non è solo un fenomeno del passato, consegnato alla storia, ma un pericolo di oggi. Ci sono in Europa movimenti, alcuni dei quali non si fanno scrupolo di inalberare la svastica, protetti talvolta come in certi paesi dell est dalla stessa Unione europea, i quali si alimentano della crisi economica e fomentano false vie d uscita, fondate sul razzismo e sulla guerra. Movimenti alimentati anche dall illusione, che sembra pervadere la maggiore potenza militare del globo, di poter affermare ovunque la propria volontà e i propri interessi con le bombe e con la guerra. Gravi pericoli incombono, che richiederebbero maggiore consapevolezza e una critica e mobilitazione che mancano. Servirebbe davvero una nuova Resistenza . Poi è importante riflettere su una scelta, quella partigiana, dettata dalla coscienza, una scelta che è all opposto delle valutazioni di comodo che molti di noi compiono, magari inconsapevolmente, nel quotidiano. La scelta diffusa oggi è quella dei Don-Abbondi, coloro che non vogliono grane e per vivere beatamente la loro placida vita si schierano sempre dalla parte del più forte, optano per ciò che conviene loro, anche a scapito degli altri, limitati da un cieco egocentrismo, riversi sul proprio fazzolettino di terra, incuranti di ciò che accade attorno: i dislivelli sociali, le ingiustizie, le prevaricazioni. In un momento storico e sociale estremamente difficile, invece, migliaia di persone schierandosi contro i nazifascisti hanno scelto e l hanno fatto sapendo cosa rischiavano ma anche cosa ci fosse in palio: non un premio a loro esclusivo godimento, ma piuttosto il futuro di tutti noi. Se noi oggi siamo liberi di manifestare la nostra opinione, di votare chi vogliamo, di reclamare a piena voce i nostri diritti, lo dobbiamo anche a loro: per questo il 25 aprile è per me la data più importante dell anno. Marilù Oliva, Una nuova Resistenza contro il fascismo di oggi, www.micromega.net, 24 aprile 2021 716