La luce del futuro Le tecniche TEATRO Le tecniche Il testo teatrale e la messa in scena UNIT 1 IL REGISTA E LA COMPAGNIA TEATRALE Quale teatro? Per realizzare uno spettacolo sono necessari non solo l autore, gli attori e un regista che li guidi, ma anche un gruppo di persone incaricate dell allestimento. Tutti insieme formano la compagnia teatrale, coordinata dal regista. Video regista TECNICA Le tecniche LO SPAZIO DEL TEATRO UNIT 3 Luogo teatrale lo spazio concreto in cui si svolge lo spettacolo: una piazza, un arena, un teatro. Quali figure retoriche? LE INFOTECNICHE Un nuovo metodo per affrontare le tecniche, agile e visivo! Agiscono sul significato del testo attraverso sostituzioni, accostamenti inusuali ecc. Le principali sono: costumista antitesi ossimoro apostrofe similitudine reticenza personificazione tecnico I CAMPI SEMANTICI Video TECNICA POESIA Le tecniche UNIT 2 Spazio rappresentato lo spazio immaginario in cui si svolgono gli eventi inscenati nel testo drammatico: un antica città, un castello, una nave... Scenografia Quale linguaggio? Video Le tecniche Producono particolari sensazioni acustiche attraverso la combinazione dei suoni all interno IL oLESSICO DELLA POESIA di una parola in parole diverse. Le principali sono: UNIT 1 Video TECNICA ME Palco BE Lessico basso In poesia si trovano Specie nell ultimo anche termini volgari secolo, i poeti aprono Scena o tratti dal linguaggio il lessico delle loro la zona del teatro collocatacolloquiale, sulla pedana rialzata usati opere a parole di uso del palco, nella quale di solitoinrecitano attori. o per funzionegli comica comune, a termini opporsi alla letteratura quotidiani. tradizionale. scialuppa ATTO ondeggiare abissi nuotavo Pubblico inSTILISTICO salaFIGURE DI POSIZIONE IL REGISTRO dialogo TROPI monologo IL VERSO novenario 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Terza rima o terzina (strofa di 3 versi) 11 Canzone Numero variabile di strofe uguali fra loro, dette stanze + una strofa finale più breve, il congedo. LAVORIAMO SUI TESTI IN 3 PASSI è un percorso che allena ad analizzare un testo: 1. Come analizzare 2. Analizziamo insieme 3. Analizza tu La metrica IL VERSO LE FIGURE METRICHE Nella nostra lingua i versi si dividono in varie tipologie in base: Le sillabe che valgono per il computo metrico non sempre coincidono con quelle grammaticali per la presenza delle figure metriche. VIDEO Il verso accento tonico sulla penultima sillaba ca-té-na mé-di-co cit-tà accento tonico sull ultima sillaba In base al tipo di parola che chiude il verso avremo, appunto, versi piani, versi sdruccioli e versi tronchi. „ Le figure di fusione riguardano i casi in cui due vocali ravvicinate, appartenenti a sillabe diverse, danno luogo a un unica sillaba metrica. Tipologia Descrizione Sinalefe Si ha quando la vocale finale di Voi ch ascoltate in rime sparse il suono una parola si fonde con la voca- Voi | ch a- | scol- | ta- | te^in | ri- | me | spar- | le iniziale della parola successi- se^il | suo- | no (Francesco Petrarca) va. Le due sillabe contenenti le vocali, in questo modo, valgono come una sola. Sineresi Si ha quando due vocali all interno di una stessa parola, benché appartenenti a due sillabe diverse, vengono fuse nella medesima sillaba metrica. EsempioO UGO FOSCOL Descrizione Dialefe 1827) via abbandonai (Zante 1778-Londra che la verace l opposto della sinalefe. Si ha quando due vocali contigue che | la | ve- | ra- | ce | viav| ab- | ban- | do- | na- | i (Dante Alighieri) rimangono in due sillabe distindi ot|quando ci penso, che il tempo è passato, te, anziché essere conteggiate in La dialefe tra via e abbandonai permette 1803 il numero di sillabe desiderato, cioè tenere TRATTO DA Poesie, le undici. vecchie madri che ci hanno portato, una stessa. Audio METRO sonetto poi le ragazze, che furono amore, LETTURA Ma alcuna finz one, alcuno ingannosi rivolge con nostalgia alla terra l opposto della sineresi. e poi le mogli e le figlie e le nuore, autobiografico, Ugo Foscolo^ sonetto questo ^ ^ In è stato costret| na | fin- | z - | o- | ne,esule. al- 5| cu| noUlisse in-penso, Si ha quando due vocali contigue Ma al- | cuAnche in quanto femmina se penso una il gioia: natale, da cui la sorte lo tiene lontano e, ma all eroe omerico è stato concesso | gan- | no all interno di una parola vengopensarci il maschio, una la noia:| to a una lunga e dolorosa peregrinazion idealecidipenso il conforto anche negato (Ludovico Ariosto) è cui a poeta, al no separate in due sillabe diverin patria. Non così ritorno piangerlo. tomba sulla quale i cari possano se. La dieresi è spesso segnalata dal |quando ci penso, che il tempo è venuto,| segno grafico ¨ posto sulla prima la partigiana che qui ha combattuto, lo scheseconda quartina del sonetto presentano prima e la La quella delle due vocali scisse. colpita, ferita una volta, ma di rime alternate ABAB. 10 e quella morta, che abbiamo sepolta, femmina penso, se penso la pace: già pensarci il maschio, pensare non piace: Per comprendere efficacemente le figure metriche è necessario conoscere che cosa del sonetto sembra proseguire un discorso A Zacinto Dieresi accade quando in una parola si incontrano due o più vocali. |Né più mai toccherò le sacre sponde ove il mio corpo fanciulletto giacque,| Zacinto mia, che te specchi |nell onde vergine nacque 4 del greco| mar da cui TRATTO DA Pianissimo, 1914 Tutti i versi di questa prima strofa hanno in comune tre accenti forti. In quali posizioni si trovano? a Prima, sesta, decima. Il poeta si rivolge al padre al quale, b Seconda, settima, decima. ricordando due episodi del passato, dichiara il proprio c Quarta, settima, decima.affetto. d Quarta, sesta, decima. Audio LETTURA Padre, se anche tu non fossi il mio padre, se anche fossi a me un estraneo, per te stesso egualmente Per conteggiare le undici sillabe del verso devo t amerei. realizzare una Ché mi ricordo d un mattin d inverno a sinalefe c sineresi 5 che la prima viola sull opposto b dialefe d dieresi dalla tua finestra in sesta posizione emuro un altrascopristi in ottava posizione. Il primo enunciato ancora giunta al termine. iniziato e una lunga meditazione non tra il metro e la Nei primi versi si ha una marcata coincidenza 10 sonetto. sintassi, diversamente dal resto del 33 di non termina veramente, ma si apre a nuovi 1. quando: Sanguineti usa appositamente la noi un crea pensieri con dueritmo punti. minuscola in apertura e i duedipunti al posto del , che enjambement lunga serie Inizia una la le madri portano i natale, dell isola 2. che ci hanno portato: punto fermo. Vuole darci l idea che la poesia Parlando fa particolarmente mosso e accorato. potesse figli: primaseinnon grembo, poi in braccio, poi per parte di un flusso di infrange pensieri che la precede: come del verso, i confini voce del poeta 15 mano e via discorrendo. quindi non serve maiuscola perché non inizia l emozione. trattenere 5. femmina penso... gioia: intende dire se nulla. Inoltre il testo viene seguito, nella mente penso a una qualunque gioia mi viene in mendel lettore, da una serie di riflessioni e quin- di ragaz2. ove giacque: dove il mio corpo richiama zino stette disteso. giacque: il verbo e allul idea di un neonato sdraiato in una culla de dunque alla prima infanzia del poeta. - Savona 1967) Padre 20 detta 1. sacre sponde: le coste di Zacinto, della Greanche Zante, una tra le isole Ionie si dice in cia, sono definite sacre perché, come seguito (vv. 4-5), vi nacque Venere. Audio LETTURARO SBARBA (Santa Margherita Ligure 1888 pagna quotidiana nella vita e fino alla morte. un potente attestato di riconoscenza per l apporto del genere femminile all umanità. Tipologia 32 ANALIZZA TU COME ANALIZZARE endecasillabo tronco (Eugenio Montale) Questi versi sono endecasillabi, perché l ultima sillaba tonica si trova in decima posizione. Ciò che varia è il numero di sillabe atone che seguono l ultima tonica. 3 TRATTO DA Il gatto lupesco. Poesie (1982-2001), 2002 METRO sestine di endecasillabi a rima baciata e distico finale 1 endecasillabo sdrucciolo (Giosue Carducci) Salutò con la mano, sprofondò Sa- | lu- | tò | con | la | ma- | no, | spro- | fon- | dò (Giuseppe Ungaretti) „ Le figure di scissione separano due vocali ravvicinate solitamente incluse nella stessa sillaba. Il risultato è la creazione di due sillabe, laddove di Il poeta celebra la donna, senza la quale l uomo non sarebbe nulla: prima come geCAMILLO norma ne conteremmo una. neratrice di vita, d amore e di gioia; poi come portatrice di pace; infine come com- chi vuol esser lieto sia chi | vuol | es- | ser | lie- | to | sì- | a ed i bambini sopra l aia saltano ed | i | bam- | bi- | ni | so- | pra | l a- | ia | sàl- | ta- | no ANALIZZIAMO INSIEME Neanche un mantello labile di luna Nean- | che^un | man- | tel- | lo | la-EDOARDO | bi- | le | di | SANGUINETI (Genova 1930-2010) lu- | na La parola neanche viene sillabata neàn-che, invece sui testi | 1. COME analizzare passi ne-àn-che. SUI TESTI in 3 Lavoriamo Ballata delle donne LAVORdi IAMO Nel mezzo del cammin di nostra vìta (Dante Alighieri) Aria di mare, che dolce tempèsta (Giorgio Caproni) L accento cade in settima posizione, quindi il verso è sempre classificato come composto da otto sillabe: è cioè un ottonario. Che cosa succede, però, se un verso termina con una parola sdrucciola o tronca? Prendiamo in considerazione questi versi di grandi poeti italiani: Esempio 2 Due versi appartengono alla stessa tipologia, o misura, se la sillaba tonica dell ultima parola è collocata nella stessa posizione. Vediamo i seguenti esempi: In entrambi i casi la sillaba accentata occupa la decima posizione. Poiché la maggioranza delle parole italiane è piana, versi con un accento in decima posizione hanno solitamente undici sillabe: per questo sono denominati endecasillabi. Allo stesso modo, un verso con l ultima sillaba tonica in nona posizione sarà un decasillabo, mentre un novenario, un ottonario e un settenario avranno l accento tonico rispettivamente in ottava, settima, sesta posizione e così via. Per riconoscere un verso, di norma, è dunque necessario calcolare in quale posizione si trova l ultima sillaba tonica, e aggiungere uno. Esaminiamo, per esempio, questo verso di Lorenzo de Medici: 49 31 Una trattazione teorica sintetica ed efficace, ricca di esempi letterari. UNIT 1 63 LE FORME METRICHE colloquiale, a volte volgare. Registro medio Evita sia le forme più raffinate sia quelle più basse e colorite: Madrigale Sonetto Ode si mantiene in un equilibrio lontano da tutti gli eccessi. Endecasillabi 14 versi Forma e settenari, divisi in 4 strofe: semplificata accompagnati 2 quartine + di canzone. da musica. 2 terzine. Ottava (strofa di 8 versi) parola tronca 443 Registro basso caratterizzato da un espressività colorita, LE STROFE 30 „ alla lunghezza, cioè al numero di sillabe da cui sono costituiti; fuori campo metonimia sinestesia sineddoche perifrasi metafora iperbole analogia rima interna litote 62 48 decasillabo a parte nuovi, anche molto lontani da quelli rima invertita ABC CB A letterali. I principali tropi sono: Per determinare la misura di un verso, bisogna di norma calcolare in quale posizione si trova l ultima sillaba tonica, e aggiungere uno. endecasillabo soliloquio Modificano in profondità i contenuti del testo, producendo significati la posizione e Lessico + sintassi + espressività +Riguardano tono = l ordine, registro stilistico la ripetizione delle parole all interno del testo. Le principali sono: 442 Registro alto verso tronco ripetizione climax e Lessico aulico, sintassi anadiplosi anticlimax articolata, ricercata poliptoto enumerazione elaborazione retorica. anafora parallelismo epifora anastrofe chiasmo iperbato parola sdrucciola accento tonico sulla terzultima sillaba scena dicembre scena freddo autore regista copione rima incrociata ABBA Le battute Le battute sono le parole pronunciate sulla scena dai personaggi. A seconda del destinatario a cui sono indirizzate, si dividono in varie tipologie: verso sdrucciolo parola piana scena scena scena ATTO mare nero rima ripetuta ABC ABC verso piano „ alla presenza di un accento tonico, che cade sulla sillaba pronunciata con maggiore intensità; le sillabe non accentate si definiscono atone. A seconda della collocazione della sillaba accentata, le parole si dividono in tre categorie principali: ghiaccio Il testo drammatico di solito viene adattato dal regista, che crea un copione con le battute dei personaggi e le didascalie (istruzioni di regia con indicazioni aria tagliente rima alternata di scenografia, A B A Buscita ed entrata dei personaggi ecc.). dispersi LessicoSIL comune RO LA Lessico aulico I poeti ricorrono a termini ricercati, estranei alla ACCENTO solenni, TONICO conversazione orale. Un verso è piano se l accento tonico cade sulla penultima sillaba, sdrucciolo se cade sulla terzultima, tronco se cade sull ultima. Le tecniche La metrica bianco DAL TESTO DRAMMATICO AL COPIONE gelo annegare falla NU gestualità sotto zero colare a picco LUNGHEZZA DEL VERSO mimica facciale musiche rima baciata Aneve A naufrago nave scenografo Inverno LA RIMA freddo allitterazione paronomasia onomatopea linguaggio verbale addetto alle Naufragio Quale metrica? Il linguaggio speciale degli attori Le figure retoriche Il linguaggio della poesia delle luci Quinte FIGURE DI SUONO TECNICA attori e attrici FIGURE DI PENSIERO 3. te: ti. acque 3-4. nell onde del greco mar: nelle Zacinto. del mar Ionio, in cui si trova l isola di nacque, 4-5. vergine nacque Venere: da cui 41 e ce ne desti la novella allegro. Poi la scala di legno tolta in spalla di casa uscisti e l appoggiasti al muro. Noi piccoli stavamo alla finestra. E di quell altra volta mi ricordo che lafigura sorella mia piccola ancora te una femminile . 7. che tempoinseguivi è venuto: nel senso di che è per la ilcasa minacciando venuto un momento in cui... . (la caparbia fatto Sanguineti non so che). 8. la partigiana...avea combattuto: ricorda il ruolo delle donne durante la Ma raggiuntala chepartigiane strillava forte Resistenza al nazifascismo. dalla paura ti mancava il cuore: ché avevi visto te inseguir la tua piccola figlia, e tutta spaventata 43 tu vacillante l attiravi al petto, e con carezze dentro le tue braccia 4. Ché: perché. 5-6. sull opposto muro: sul muro di fronte. 7. novella: notizia. 8. tolta in spalla: sollevata in spalla, secondo il significato del verbo latino tollere, vale a dire sollevare . 10. Noi: il poeta e la sorella, come si vede nei versi successivi. 45