I generi UNIT 4 La poesia pensiero momenti del giorno che contraddistingueranno le ambientazioni di gran parte della poesia di Caproni: osterie di paese, latterie popolari, albe e mattine nebbiose. La malinconia e la non appartenenza La presenza della natura fornisce a prima vista l impressione di un idillio, vale a dire di un armonica e felice immersione del soggetto in una natura amica e rassicurante. Ma non è sempre così: spesso affiorano infatti la malinconia e una vaga stanchezza con la quale il poeta esprime la percezione della fragilità della vita: un elemento, questo, ricorrente nella poesia della poesia di Caproni, accentuato nelle prime raccolte dall improvvisa morte della fidanzata. La città come luogo e non-luogo Nella fase successiva della produzione di Un canale di Livorno. Caproni, si assiste a una progressiva sostituzione del paesaggio naturale con l ambiente urbano. Nel Passaggio d Enea e nel Seme del piangere, infatti, acquistano rilevanza le due città dell anima del poeta: la Genova della sua crescita umana e artistica e la Livorno della sua infanzia ma, soprattutto, della giovinezza della madre. Con precisione toponomastica, Caproni descrive vie e quartieri delle due città, luoghi quotidiani come bar, androni e banchine, cose comuni come ascensori, biciclette, lampadine e bicchieri. Non si tratta, tuttavia, di mero realismo: una lirica come Alba ( T8, p. 260) mostra come l autore miri a trasfigurare i singoli oggetti, le singole situazioni e li circondi di un atmosfera nebbiosa, tra il sogno e la visione, come se fossero astratti, isolati dal contesto, come suggestioni o evocazioni sospese a mezz aria. In tal modo Genova e Livorno appaiono luoghi veri e insieme irreali, dove l ascensore può portare in paradiso, e dove si conserva, negli angoli delle vie, o negli slarghi sul lungomare, la presenza immateriale di chi non c è più. Il viaggio come metafora della vita Contemporaneamente il poeta approfondisce la propria riflessione sull esistenza, concepita come una sorta di passaggio transitorio, un esilio, un purgatorio destinato a scomparire, nel quale non possiamo mai veramente afferrare la realtà delle cose. La sua riflessione sulla precarietà dell esistenza moderna, sul crollo delle certezze e sulla problematicità del senso e della direzione dell essere nel mondo. Soprattutto in Congedo del viaggiatore cerimonioso & altre prosopopee, il viaggio dà forma poetica alla visione della realtà come qualcosa in costante mutamento, in un continuo dissolvimento, in cui anche noi ci troviamo irrimediabilmente immersi e irrecuperabilmente spaesati. La madre tra ricordo e immaginazione Accanto alla città e al viaggio, un altro grande tema della poesia di Caproni è quello incentrato sulla figura della madre ( T9, p. 263; T10, p. 266), morta nel 1950. Con grazia e tenerezza affettuosa, l autore tratteggia la giovinezza materna, im- 258