Ne ammazza più la penna Banksy, Artista, Cans Festival, Londra, 2008. spada . La poesia può avere infatti un impatto potente, è in grado di cambiare il pensiero, conquistare le menti delle persone, influenzare i loro comportamenti. Non si spiegherebbe altrimenti la costanza con cui il potere da sempre bersaglia i poeti, impedendo la circolazione delle loro opere, esiliandoli lontano dai propri cari e dalla patria, incarcerandoli, e nei casi più gravi addirittura assassinandoli. Il potere contro i poeti Già duemila anni fa il poeta romano Ovidio fu costretto all esilio dall imperatore Augusto in un inospitale località sul Mar Nero; nel 1301 Dante Alighieri, allora priore di Firenze, fu cacciato dalla città dai concittadini che militavano nell opposta fazione politica. Troviamo numerose vittime della repressione politica anche nel Novecento: ricordiamo per esempio Federico Garc a Lorca, fucilato dai franchisti durante la guerra civile spagnola, e il russo Osip Mandel tam, spedito da Stalin in uno spaventoso campo di lavoro, dove ha trovato la morte. E ancora, negli ultimi anni sono stati perseguitati il filippino Ericson Acosta, il sierraleonese Syl Cheney-Coker, il cinese Zhu Yufu, il palestinese Ashraf Fayadh, il qatariota Mohammed al-Ajami, e tanti altri poeti. Nomi spesso sconosciuti al grande pubblico, che hanno testimoniato con la loro arte e la loro tenacia quanto sia temuto, ancora oggi, il potere della poesia. 2. LA STORIA DEL GENERE La celebrazione della guerra nell antichità In età antica argomento privilegiato dai poeti, al di fuori della sfera dei sentimenti amorosi, è la guerra. Tanto nell epica quanto nelle odi, gli eventi bellici vengono raccontati o per esortare i lettori a versare il sangue per la patria oppure per 277