I generi UNIT 5 La poesia civile FRESCO DI STAMPA GUIDA ALLA LETTURA Un io particolare e collettivo Si pensa abitualmente al poeta come a qualcuno ripiegato sulla sua interiorità, concentrato su emozioni private che spesso si traducono in testi fitti di allusioni personali. A volte è davvero così ma, frequentemente, l io lirico dà invece voce a sensazioni largamente condivise. Lo si vede soprattutto con la poesia civile, dove si osserva la capacità degli autori di essere ancorati alla realtà che li circonda, e di saperla esprimere con efficacia. Il poeta infatti coglie speranze, timori e delusioni collettive, che rispecchiano i sentimenti della comunità, o almeno di una parte di essa, a cui appartiene. Non a caso, il componimento di Gorman è attraversato dal pronome noi , come se l esile ragazzina nera (v. 15), autrice del testo, incaricasse sé stessa di fare da portavoce di tutti i cittadini, non solo americani, desiderosi di un futuro migliore. La voce della poetessa vuole così rappresentare le aspirazioni dell intera nazione (v. 12) che prende coscienza dei propri difetti e delle proprie mancanze, ma che intende progredire verso uno scopo (v. 25) comune, trasformandosi in un paese impegnato (v. 26) nella rimozione di tutti gli ostacoli sul cammino della democrazia. La democrazia non può essere sconfitta La poesia di Amanda Gorman possiede un significato politico. Ma che cosa vuol dire questa affermazione? La politica, in senso lato, è l arte di gestire e regolare la vita collettiva: dire che una poesia ha un valore politico, dunque, significa effettivamente sostenere che chi la compone vi esprime la sua visione dei rapporti tra i cittadini e la sua idea di società. L autrice insiste soprattutto sull espansione progressiva dei diritti a tutti gli americani, e propone un concetto di democrazia strettamente connesso all inclusione, come si capisce dall immagine dei ponti (v. 56) che simboleggia una società che unisce invece di dividere. L immagine degli Stati Uniti è caratterizzata dal cosiddetto sogno americano , raccontato da film e romanzi importanti: la terra oltre l Atlantico è rappresentata come luogo di accoglienza e di opportunità, dove chiunque Può sognare di diventare presidente (v. 18). Ma la realtà può essere molto diversa: la giustizia sociale è spesso sottoposta a insidie e freni (v. 67), le disparità e i conflitti minacciano l unità della nazione (v. 65). Eppure la democrazia non potrà mai essere definitivamente vinta. Un linguaggio simbolico Il componimento si avvale di una simbologia elementare, che rende comprensibile il suo messaggio con immagini chiare e intensamente suggestive. Il testo si apre e si chiude evocando la luce radiosa dell alba che, come l inizio di un giorno nuovo, incarna un avvenire di speranza. Alla dorata aurora (v. 83) che, come un fiore, Sboccia (v. 83) per i cittadini dell unione, si contrappone cupa l ombra (v. 3) che, percepita con l angoscia di una notte senza fine (v. 3), rappresenta la crisi democratica, che secondo l autrice è finalmente superata. Tuttavia il pericolo non è scampato: dovrà essere compito dei cittadini, oggi provati (v. 43) ma per questo più forti, prendersi cura del paese. Sarà il coraggio (v. 59) degli americani coscienziosi (v. 78) che farà loro scalare la collina (v. 59): vale a dire che solo il profondo senso di appartenenza comune proteggerà la democrazia da eventuali attacchi. un appello alla responsabilità di ciascuno, e all impegno di tenere accesa sempre la Luce (v. 87) della coesione sociale e del vivere in pace. 304
T6 AMANDA GORMAN, La collina che scaliamo (da The Hill We Climb)