I generi UNIT 5 La poesia civile frattempo a pubblicare raccolte poetiche: al Dolore (1947) fa seguito La Terra Promessa (1950) e Un grido e Paesaggi (1952). La sua fama è internazionale, tanto da far sperare nel premio Nobel, che nel 1959 viene invece assegnato a Salvatore Quasimodo. In tarda età continua a viaggiare non solo in Italia ma anche in Europa, Asia e America. Segue con interesse tutte le novità culturali: nel 1968 è a fianco dei giovani che protestano nelle piazze rivendicando una società più giusta e libera. Durante un impegnativo viaggio negli Stati Uniti, nell inverno del 1970, si ammala gravemente ai polmoni. Muore a Milano nel giugno dello stesso anno. Ungaretti nel 1968, durante le proteste studentesche a Venezia. 2. L ALLEGRIA 308 La vicenda editoriale Nell Allegria confluisce la produzione poetica giovanile di Ungaretti, a conclusione di una storia lunga e tormentata. Il primo libro dell autore, Il porto sepolto, esce verso la fine del 1916. Raccoglie 32 poesie, opera di un soldato semplice semisconosciuto: eppure quel manipolo di versi, stampati in 80 copie appena, è destinato a cambiare la storia della poesia italiana. Ungaretti racconta poi di averli scritti in trincea, nelle pause del servizio, su cartoline, vecchi giornali, angoli di lettere, e persino sugli involucri dei proiettili, conservandoli poi nel tascapane. Il titolo si spiega con il riferimento a un antico porto sommerso nel mare dinanzi ad Alessandria d Egitto, del quale gli avevano parlato alcuni amici. Ungaretti però lo definisce sepolto , in modo da evocare i due poli fra i quali simbolicamente oscillano le sue poesie di guerra: da una parte il deserto, dall altra il mare. Da una parte l aridità, i miraggi, la sabbia; dall altra il fluido, gli abissi, l acqua. In seguito Ungaretti rivede più volte la raccolta d esordio, stampata una seconda volta nel 1919 con il titolo Allegria di naufragi: un titolo ossimorico che sposta il baricentro verso il mare, suggerendo l idea di un esistenza fugace. In questo caso il titolo sposta il baricentro verso il mare, suggerendo l idea di un esultanza fugace. Nel 1923 Ungaretti ripropone i suoi versi recuperando il primo titolo, Il porto sepolto, in un edizione con prefazione di Mussolini, da poco salito al potere. Ma l edizione che gli garantisce fama duratura è quella del 1931, comparsa con il più semplice titolo L allegria, mantenuto anche in seguito, sino all ultima stampa in cui introduce ritocchi, datata 1942. Vita e poesia Nella sua versione definitiva L allegria si presenta divisa in cinque sezioni, disposte secondo un criterio sostanzialmente cronologico: Ultime (s intende prima della guerra), Il porto sepolto, Naufragi, Girovago, Prime (dopo la guerra). Il legame