Ed è subito pera Una lingua completamente inventata. O no? Inoltre, per rendere possibile l interpretazione concettuale di versi a prima vista illogici, il poeta inventa parole nuove, che però riecheggiano altre esistenti. L attributo smègi (v. 1) con cui vengono descritti alcuni giorni ricorda un po gli aggettivi smorto e mogio , usati di norma per definire cose e persone prive di vigore e un po noiose. Allo stesso modo, il verbo luderchiare (v. 8) fa venire in mente l aggettivo ludico , cioè giocoso e scanzonato . Possiamo continuare quasi per ogni parola: plògidan (v. 4), con l inconsueto incontro di p con l , fa pensare alla pioggia e ai singhiozzi di chi piange, implorando ; i cantilegi (v. 11), invece, ricordano i canti a gola spiegata di chi è felice e gode pienamente del privilegio della gioia. LABORATORIO SUL TESTO COMPRENDERE 1. Il destinatario. A chi si rivolge il poeta? 2. Il momento dell ispirazione. Quando sembra essere stata scritta la poesia? a Molti mesi dopo la dichiarazione d amore, ormai trasformata in un ricordo. PARLARE E SCRIVERE BENE 5. Funzioni grammaticali. Associa ciascuna delle seguenti parole alla propria funzione grammaticale. a) fònzero (v. 2); b) budriosi (v. 3); c) plògidan (v. 4); d) buzzìllano (v. 7); e) fèrnagi (v. 8); f) carmidioso (v. 10) b Il giorno stesso della dichiarazione d amore che, appena accaduta, fa sentire i suoi effetti nel cuore del poeta. Nomi c Prima della dichiarazione d amore, non ancora av- venuta ma immaginata nella speranza del poeta. d Non importa capire quando, perché la dichiara- Aggettivi zione d amore non è reale ma simbolica. ANALIZZARE E INTERPRETARE Verbi 3. Metro e sintassi. Come descriveresti il rapporto tra metro e sintassi? a Di forte tensione: non coincidono quasi mai e ci sono continui enjambement, anche tra una strofa e l altra. b Di sostanziale coincidenza: la struttura delle frasi corrisponde quasi completamente a quella dei versi, e quella del periodo corrisponde a quella delle strofe. c Di rigida coincidenza: ogni verso corrisponde a una frase, e ogni periodo corrisponde a una strofa, senza eccezioni. 4. Neologismi. Come si è detto nell analisi, le parole inventate da Maraini ricordano parole realmente esistenti della lingua italiana. Prova a fare delle ipotesi sul significato e sull origine del vocabolo urlapicchio, che dà il titolo alla poesia. SCRIVERE PER 6. INTERPRETARE LIBERAMENTE Chi è l io che pronuncia i versi della poesia? Prova a immaginare, in una storia di circa 30 righe, chi parla, perché dice ciò che dice, a chi si rivolge. Lascia andare la fantasia: puoi immaginare animali parlanti, personaggi storici, extraterrestri, tutto quello che i versi ti suggeriscono. 7. INVENTARE Cerca in Rete altre poesie di Fosco Maraini: ti consigliamo, in particolare, di leggere Il lonfo. Quindi prova a cimentarti anche tu nell invenzione di un testo formato da parole inventate, che però ne evochino altre vere. Illustra poi le peculiarità e il significato del tuo componimento. 361
T4 FOSCO MARAINI, Il giorno ad urlapicchio (da Gnòsi delle fànfole)