I generi UNIT 6 La poesia satirica e giocosa «ok «domani da te? «sì, ma niente scherzi «ti sembro uno che scherza? 50 «no, in effetti, no . Guido Catalano, Ti amo ma posso spiegarti, Rizzoli, Milano 2018 SPECCHI di CARTA Chi parla in questa strana scena? Come va preso questo inverosimile dialogo? Con ironia e gusto della sorpresa, l autore mette in scena una parodia del corteggiamento: da una parte ci sono l esaltazione dell amata e lo struggimento dell innamoramento; dall altra, però, si fatica a prendere sul serio questa seduzione, che ci appare clownesca. solo un gioco divertente, una scherzosa presa in giro? Nella sua apparente leggerezza, il testo di Catalano può farci ragionare sul serissimo tema della comunicazione tra i soggetti. Come mostra l autore, infatti, la battuta di un film, le parole di una canzone, una conoscenza in comune possono ridurre il senso di estraneità e inibire la diffidenza tra le persone. Si capisce meglio, alla luce di queste considerazioni, l enfasi dell Agenda 2030 sulla comprensione interculturale: è un invito a confrontarsi, senza pregiudizi, con le varie manifestazioni delle diverse culture, in vista di un reciproco avvicinamento tra cittadini differenti per provenienza, estrazione sociale, tradizione, credenze e altro. GUIDA ALLA LETTURA La parodia del sentimentalismo Il testo si presenta come una vivace scenetta teatrale, tra due anonimi interlocutori: la prima a parlare è una ragazza i cui occhi vengono definiti inauditi dal suo corteggiatore. Il componimento inizia in medias res: quando incominciamo a leggerlo, la conversazione è già avviata e appare subito caratterizzata dal trattamento parodico dei consueti modi di esprimere l amore. Ciò è evidente da come vengono presentati gli occhi: mentre la lirica tradizionale celebra lo sguardo dell amata come un elemento di potente fascinazione, qui gli occhi della donna vengono esaltati in modo grottescamente esagerato: essi trasmettono addirittura una vibrazione che fa male alle orecchie dell innamorato. Ma è veramente solo parodia? C è davvero solo la volontà di prendere in giro il linguaggio degli innamorati? La risposta è sì e no: da una parte, infatti, veramente le esagerazioni vogliono divertire chi legge. Dall altra, però, si può avvertire che le intenzioni del protagonista sono serie: dietro lo scherzo affiora l autenticità di un sentimento Il gioco sulla lingua Gran parte dell effetto sorpresa si basa su un uso particolare della lingua. Il poeta, infatti, la utilizza con sfrenata fantasia, intrecciando nonsense e connessioni inattese tra significati. Soprattutto spiccano le battute riservate al personaggio maschile, dotato di un inventiva inesauribile: scherza sull etimologia dell aggettivo inauditi (v. 2) affermando, con una sinestesia, di non avere mai udito (v. 4) gli occhi della ragazza. Ma non mancano neppure altri espedienti, come l omofonia, cioè l uguaglianza del suono di parole diverse tra di loro, come avviene, nei primi versi, tra i verbi odiare e udire , alla seconda persona del presente; o tra il verbo lodare e la frase li odo (v. 10). Nel seguito del testo, si susseguono altre acrobazie verbali: ci sono vistosi salti di registro nel lessico, che comprende eleganti aggettivi come copiose (v. 40) o triviali esclamazioni come al v. 36; e ci sono anche stranezze nella sintassi, che padroneggia le più complesse strutture ipotetiche ma si avvicina al parlato con l indicativo per il congiuntivo. 364