TEATRO I generi UNIT 2 te e recitate, l autore comunica le proprie idee agli spettatori, difendendo dalle critiche le sue scelte artistiche. 5. Gli attori, nuovamente in scena, si impegnano nella recitazione di una serie di scene comiche, simili a sketch debolmente connessi tra loro, fino all èsodo, con il canto conclusivo del coro. I temi trattati dalla commedia attica spaziano dalla polemica politica a intrecci di tipo fantastico, fino al recupero parodico di motivi mitologici. Il suo rappresentante più importante è Aristofane (445 ca.-385 a.C.), l unico tra i commediografi greci di cui possediamo opere complete. Le sue commedie sono improntate a un acre vena satirica, spesso diretta contro singoli individui o contro gli autori tragici, sbeffeggiati per la loro ampollosa serietà. La commedia nuova Nel corso degli anni, la commedia evolve mutando le sue caratteristiche di base. L importanza del coro diminuisce di molto, mentre acquista maggiore rilievo la recitazione dei personaggi, sempre più approfonditi psicologicamente. A partire dal IV secolo a.C. si sviluppa in particolare la cosiddetta commedia nuova , che ha il suo massimo esponente nell ateniese Menandro (342 ca.-291 a.C.). Nei suoi testi si riflette la fine dell indipendenza delle città greche, con il conseguente venir meno di libertà e spregiudicatezza: la satira perde mordente e aggressività politica e non colpisce più i detentori del potere o individui determinati, ma si rivolge contro generici tipi umani o rappresentanti di particolari categorie sociali, come il filosofo, il soldato fanfarone, la cortigiana e lo scroccone. Anche gli intrecci si fanno più articolati e si aprono alla dimensione amorosa, declinata come un normale sentimento umano, ben lontano dai titanici eroismi che caratterizzano la tragedia. 3. LA COMMEDIA LATINA L imitazione del modello greco Le prime forme del teatro comico latino sono dette atellane, farse sorte presso la popolazione degli Osci di Atella, in Campania, e recitate già intorno al IV secolo a.C., con argomenti tratti per lo più dalla vita agreste e personaggi fissi: il vecchio avaro, il parassita, lo sciocco e così via. Sono però la conoscenza e l imitazione della commedia nuova di Menandro a favorire lo sviluppo del teatro a Roma, dove conosce subito un grande successo la fabula palliata, la commedia di ambientazione greca, così chiamata per il pallium, la corta tunica indossata dagli attori, tipico costume greco. Molto meno popolare è invece la fabula togata, che ha argomento romano e prende il nome dalla toga, l abito che i cittadini romani indossavano come segno della propria condizione (orlata di porpora era quella dei più alti magistrati; candida era quella degli aspiranti alle cariche elettive e così via). I due massimi interpreti: Plauto e Terenzio La palliata si presenta come una riscrittura o, meglio, una traduzione libera di un testo greco di partenza, il cui titolo viene citato direttamente nel prologo. Vicende amorose, travestimenti, scambi di persona, personaggi tipici: gli ingredienti si ripetono costantemente con ben poche variazioni. Il commediografo latino più rap- 482