Le tecniche Le figure retoriche La sintassi della poesia è costruita su una sorta di parallelismo, che accosta una serie di proposizioni principali basate su un infinito usato come nome (infinito nominale). Questi verbi sono posizionati secondo la figura dell __________, poiché sempre collocati all inizio del verso. |Osservare| tra frondi il palpitare lontano di |scaglie di mare| mentre si levano tremuli scricchi di cicale dai calvi picchi. UNIT 3 Il poeta usa una _______________ di tipo visivo per rendere il bagliore intermittente del mare. 10 E andando nel sole che abbaglia |sentire con triste meraviglia 15 com è tutta la vita e il suo travaglio| |in questo seguitare una muraglia che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.| 74 9. frondi: le fronde degli alberi. 9-10. il palpitare mare: il moto oscillatorio e vitale delle onde del mare, che da lontano sembra essere composto di scaglie iridescenti. 11. tremuli scricchi: versi gracchianti. Il termine scricchi viene dal verbo scricchiolare , che ha una chiara valenza onomatopeica per suggerire il frinire delle cicale. Eugenio Montale, Ossi di seppia, a cura di P. Cataldi e F. d Amely, Mondadori, Milano 2003 In questi versi spicca l allitterazione della consonante _____ . L espressione triste meraviglia dà vita a a un iperbole. b un iperbato. c un chiasmo. d un ossimoro. Attraverso un amara a metafora b sineddoche c anastrofe d litote il poeta associa l intera vita al cammino lungo una muraglia, che è impossibile scavalcare. 12. calvi picchi: cime aride, prive di vegetazione. 13. andando: muovendosi. 14-16. sentire una muraglia: sentire con triste stupore (meraviglia) che tutta la vita e il suo tormento (travaglio) sono paragonabili a questo camminare lungo (seguitare) una muraglia. 17. cocci bottiglia: un tempo era frequente conficcare sulla sommità dei muri di cinta dei cocci di vetro per impedire che si potesse scavalcare. L immagine accentua la sensazione di prigionia, che l asprezza dei suoni rende ancor più dura e oppressiva.
2. Analizziamo insieme - Eugenio Montale, Meriggiare pallido e assorto (da Ossi di seppia)