Giuseppe Iannaccone insegna nei licei, dopo essere stato docente a contratto presso le Università Roma Tre e La Sapienza. È autore di volumi e saggi in rivista sulla letteratura italiana degli anni Trenta, su Italo Svevo e su Anna Maria Ortese. Si è occupato di storia dell'editoria e dell'avanguardia futurista; le sue ricerche vertono attualmente sulla poesia del secondo Ottocento.&nbsp;

Giuseppe Iannaccone

Giuseppe Iannaccone insegna nei licei, dopo essere stato docente a contratto presso le Università Roma Tre e La Sapienza. È autore di volumi e saggi

Insegna Letteratura italiana contemporanea presso l’Università Statale di Milano, dove coordina il Master in Editoria. Specialista di poesia e narrativa dell’Otto-Novecento, fa parte del Direttivo del Centro Nazionale Studi Manzoniani. Fra i suoi ultimi libri ricordiamo La finestra di Leopardi. Viaggio nelle case dei grandi scrittori italiani (Feltrinelli).

Mauro Novelli

Insegna Letteratura italiana contemporanea presso l’Università Statale di Milano, dove coordina il Master in Editoria. Specialista di poesia e

<i>La luce del futuro</i> è un corso che offre una ricca offerta antologica. È pensato per fornire gli strumenti per scrivere, senza rinunciare al piacere della lettura. Nel volume dedicato all’epica ogni testo è seguito dalla rubrica <i>Specchi di carta</i> che valorizza l'aspetto emotivo e civico. I percorsi di Educazione civica, legati agli obiettivi dell’Agenda 2030, includono saggi e articoli per stimolare il dibattito e familiarizzare con i testi argomentativi.&nbsp;

IL MITO E L’EPICA

1. UN MONDO DA RACCONTARE

2. IL TEMPO E LO SPAZIO DEL RACCONTO MITICO

PASSATO e presente - I miti moderni

3. L’EPICA

ALLE ORIGINI DELL’EPICA

1. LA BIBBIA

1. IL LIBRO DEI LIBRI

2. L’ANTICO E IL NUOVO TESTAMENTO

3. LA COMPOSIZIONE

4. LO STILE

VERIFICA DELLE CONOSCENZE

T1 Una forza sovrumana: Sansone (da Giudici 16,4-31)

PASSATO e presente - Da Sansone a Maciste e non solo

T2 Davide e Golia (da 1 Samuele 17,1-51)

T3 «Bruna sono ma bella» (da Cantico dei Cantici 1,5-17)

LA VOCE dei moderni - L’ode al matrimonio di Khalil Gibran

2. L’EPOPEA DI GILGAMESH

1. L’EPICA DELLA MESOPOTAMIA

2. LA TRAMA

3. I TEMI

T1 Il pianto di Gilgamesh (da tavola VIII, vv. 1-55)

T2 L’amara verità di Utanapishtim (da tavola X, vv. 212-278, 304-317)

LA VOCE dei moderni - Un’immagine insolita e fortunata

3. IL MITO GRECO E ROMANO

1. IL SIGNIFICATO E LA BELLEZZA DEI MITI

Gli dèi greci e romani

2. I TEMI DELLA MITOLOGIA

3. LE FONTI

4. IL MITO IN ETÀ ELLENISTICA E ROMANA

T1 Esiodo, IL MITO DI PANDORA (da Opere e giorni, vv. 42-105)

T2 Apollonio Rodio, LE DONNE DI LEMNO (da Argonautiche, libro I, vv. 607-667)

T3 Publio Ovidio Nasone, NARCISO (da Metamorfosi, libro III, vv. 408-510)

T4 Publio Ovidio Nasone, PIRAMO E TISBE (da Metamorfosi, libro IV, vv. 55-166)

LA VOCE dei moderni - Da Ovidio a Shakespeare

T5 Publio Ovidio Nasone, DEDALO E ICARO (da Metamorfosi, libro VIII, vv. 183-235)

T6 VERSO LE COMPETENZE - Apollonio Rodio, GLI ARGONAUTI E LE ARPIE (da Argonautiche, libro II, vv. 178-240)

OMERO

L’epica omerica

1. LA QUESTIONE OMERICA

2. TRA MITO E STORIA

I poemi omerici come fonte storica

3. ILIADE E ODISSEA A CONFRONTO

Due mondi diversi

Le tecniche della narrazione

1. ILIADE

1. LA GUERRA DI TROIA

2. GLI ANTEFATTI

PASSATO e presente - Il sogno di Schliemann e la scoperta di Troia

3. LA TRAMA

4. I TEMI

MITO e civiltà - La donna nell’antica Grecia

5. I PERSONAGGI PRINCIPALI

Gli dèi

I Greci

I Troiani

LE TECNICHE NARRATIVE

T1 IL CLASSICO - Il proemio (libro I, vv. 1-52)

TRADUZIONE d’autore (Vincenzo Monti)

MITO e civiltà - Gli aedi e le Muse

T2 La contesa tra Achille e Agamennone (libro I, vv. 148-244)

T3 Amici ritrovati: Glauco e Diomede (libro VI, vv. 118-236)

MITO e civiltà - L’ospitalità

T4 L’incontro di Ettore e Andromaca (libro VI, vv. 392-502)

LA VOCE dei moderni - L’Astianatte di Giorgos Seferis

T5 Un notturno omerico (libro VIII, vv. 553-565)

LA VOCE dei moderni - Leopardi lettore di Omero

T6 Fenice, il maestro di un eroe (libro IX, vv. 432-501)

T7 La morte di Patroclo e il pianto di Achille (libro XVI, vv. 783-867

LA VOCE dei moderni - I cavalli di Achille di Kostantinos Kavafis

T8 Il duello tra Ettore e Achille (libro XXII, vv. 188-213, 224-363, 395-404)

T9 C’è fine anche al dolore: Achille e Priamo (libro XXIV, vv. 468-620)

MITO e civiltà - Il lutto e le lacrime degli eroi

T10 VERSO LE COMPETENZE - Elena e Paride (libro III, vv. 421-447)

Se ti è piaciuto - Un film epico: Troy

Percorsi di educazione civica - 1. Tamburi di guerra

T1 LUCIA CAPUZZI, Così il silenzio uccide in 169 guerre nel mondo,

T2 GINO STRADA, Non esiste la guerra giusta

T3 ANDREA DE TOMMASI, Le guerre del futuro

UN TEMA, TANTE STORIE - Eroi di guerra

2. ODISSEA

1. IL POEMA DI ODISSEO

2. LA STRUTTURA

3. IL TEMPO E LO SPAZIO

4. LA TRAMA

LA VOCE dei moderni - L’ultimo viaggio di Odisseo

5. I TEMI

6. I PERSONAGGI PRINCIPALI

Uomini e figli di divinità

PASSATO e presente - Il viaggio di Odisseo dall’antichità a oggi

T1 IL CLASSICO - Il proemio (libro I, vv. 1-21)

TRADUZIONE d’autore (Ippolito Pindemonte)

T2 Telemaco e i consigli di Mentore (libro III, vv. 1-101)

T3 Il pianto di Odisseo sul mare (libro V, vv. 148-224)

Configurazioni del corso

Treccani Emporium

Relazione d'adozione

Web TV - video e webinar

edulia Treccani Scuola

trova un luogo sacro. Si tratta di un terreno circoscritto nel quale si è compiuta una  ierofania , ovvero la rivelazione di un elemento divino: per questo tale luogo finisce per costituire una sorta di immaginaria via di comunicazione tra l uomo e la divinità. Anche lo spazio su cui sorgono i templi è sacro, come sacro è ogni fiume, ogni roccia, ogni sorgente in cui si è manifestata la presenza divina. I luoghi sacri interrompono lo spazio profano: per esempio, nel mondo greco e romano godevano di particolare considerazione i boschi sacri, come quello di Dodona nella Grecia settentrionale o come il lucus romano, termine che aveva il significato originario di  radura nel bosco dove arriva la luce del sole . 3. L EPICA 14 Un genere letterario Il mito costituisce il presupposto fondamentale, la cellula più antica per l elaborazione della poesia epica, termine derivante dal greco épos, che significa  parola , e in senso più ampio  racconto ,  narrazione . Esso offre infatti un vastissimo repertorio di personaggi e vicende tramandate per secoli oralmente, che l epica riunisce e organizza in ampie narrazioni articolate in versi, caratterizzate dall adozione di un preciso schema metrico e ritmico e da uno stile elevato e solenne. In tal modo l epica viene a costituire un vero e proprio genere letterario, che si nutre di miti e ne genera di nuovi. Il DNA dei popoli Protagonisti dell epica sono gli eroi, uomini dotati di caratteristiche straordinarie, con i quali le divinità interagiscono in un rapporto di complicità o di contrapposizione. Il carattere eccezionale delle vicende raccontate spiega, dunque, una delle funzioni principali del genere: la conservazione delle memorie del passato. Ogni popolo antico individua in queste narrazioni gli elementi fondanti della propria identità: l origine della propria stirpe, il ricordo di remote guerre vittoriose, le gesta portentose di antenati illustri costituiscono, per così dire, un immutabile DNA distintivo di ogni civiltà, funzionando come una sorta di enciclopedia di valori e saperi, che si rinnovano nel tempo, di generazione in generazione. Una poesia eroica Il carattere esemplare dell epica è garantito proprio dalla presenza degli eroi, che incarnano infatti gli ideali della civiltà di appartenenza, offrendo una galleria di azioni e comportamenti dalla forte valenza etica e pedagogica. Non a caso, un aspetto importante della loro condotta è la dimensione agonistica: essi sanno che dal loro comportamento dipende la gloria futura di cui godranno presso i posteri. Il ricordo delle generazioni successive rappresenta l unica forma di compensazione alla mortalità e il pensiero fisso della fama si traduce in un richiamo costante all eroismo e al valore, unici motivi di distinzione per un guerriero. Tale visione del mondo comporta una predisposizione al lutto e alla fine tragica: l epica non ammette sconti o una felicità a buon mercato e paradossalmente gli eroi possono anche piangere, proprio perché non conoscono sentimenti sfumati e riconoscono al dolore la sua importanza. L insegnamento che se ne può trarre è che una vita dedicata a una causa nobile implica sacrifici e rinunce, ma anche enormi soddisfazioni. 

Alle origini dell epica 1 LA BIBBIA 2 L EPOPEA DI GILGAMESH 3 IL MITO GRECO E ROMANO 

La luce del futuro: corso di antologia che unisce scrittura e lettura con focus su epica, aspetti emotivi e civici e obiettivi Agenda 2030.