Omero UNIT 2 La resa dei conti con i Proci Il giorno successivo i Proci sono di nuovo a banchetto (libro XX). Penelope, sempre più incalzata dai pretendenti, si decide a indire una gara per individuare il nuovo marito: chi fosse riuscito a tendere l arco di Odisseo e a far passare una freccia attraverso i fori di dodici scuri fissate nel suolo, sarebbe diventato re di Itaca. Siccome nessuno dei pretendenti vi riesce, il mendicante, benché deriso da tutti, chiede di partecipare alla gara e supera inaspettatamente la prova ( T11, p. 288). Ha avvio così la vendetta di Odisseo, che rivela la sua identità agli avversari e, aiutato da Telemaco, li elimina uno dopo l altro ( T12, p. 294). Non vengono risparmiate neanche le ancelle che si erano unite ai pretendenti durante la sua assenza e il capraio Melanzio (libro XXII). L ultima prova che Odisseo deve affrontare è il riconoscimento da parte della moglie, alla quale Euriclea comunica la notizia del ritorno del marito e della strage. Penelope, tuttavia, non si lascia convincere subito, neanche dopo aver visto Odisseo lavato e vestito con un bel manto e una tunica. Lo mette, perciò, alla prova: ordina di trasferire il letto fuori dalla stanza nuziale. Odisseo reagisce attonito: quel letto non poteva essere spostato, dal momento che lo aveva costruito lui stesso sul tronco di un ulivo ben conficcato nel suolo. Avuta la prova definitiva della sua identità, Penelope si scioglie in lacrime e abbraccia il marito ( T13, p. 298). L Odissea non è ancora finita: il giorno dopo Odisseo si reca finalmente dal vecchio padre Laerte. Alla commozione dell incontro, segue un consiglio di ordine pratico: i parenti degli uccisi sono in rivolta e covano sentimenti di vendetta. L intervento di Atena servirà a placare gli animi e a ristabilire la pace sull isola (libro XXIV). La personificazione dell Odissea Il pittore neoclassico francese Jean-Auguste-Dominique Ingres (1780-1867) ha dedicato un quadro all Apoteosi di Omero, soffermandosi sulla rappresentazione di una sola delle protagoniste di quella Apoteosi: la personificazione dell Odissea. Il poema del viaggio di Odisseo è incarnato da una donna che indossa il cappello con cui, fin da epoche antiche, viene ritratto l eroe omerico. Essa reca con sé un remo, allusione al peregrinare per mare ed è colta in un atteggiamento di meditazione che ci ricorda la metis (intelligenza) del protagonista. Jean-Auguste-Dominique Ingres, L Odissea, 1808. 206