T6 Audio LETTURA La maga Circe TRATTO DA Odissea, libro X, vv. 210-243, 275-347, 393-399, 487-495 Edmund Dulac, Circe, 1911. Scampato al ciclope Polifemo, Odisseo approda all isola di Eolo, che gli fa dono di un otre contenente tutti i venti contrari alla sua navigazione verso Itaca. Spinti dalla curiosità e dal pensiero di trovare grandi ricchezze, tuttavia, i compagni lo aprono, scatenando un uragano. In seguito, con i pochi superstiti alla strage causata dai Lestrigoni, giganti antropofagi (libro X), Odisseo approda su una nuova isola, apparentemente disabitata. Dopo due giorni e due notti trascorsi sul litorale in preda a un grande scoramento, insieme ai compagni dell unica nave che gli è rimasta, decide di avventurarsi all interno, avendo notato un filo di fumo provenire da un bosco di querce. I dodici uomini, guidati da Euriloco, designati a sorte per la missione esplorativa, avvistano nella selva un palazzo che si rivelerà essere abitato dalla maga Circe. 210 215 220 «Nella vallata trovarono le case di Circe costruite con pietre squadrate, in un luogo protetto: c erano intorno lupi montani e leoni che ella aveva stregato, dandogli filtri maligni. Essi non assalirono gli uomini, ma agitando le lunghe code si alzarono. Come quando i cani scodinzolano al padrone che torna da un pranzo, perché porta ogni volta dei buoni bocconi; così i lupi dalle forti unghie e i leoni scodinzolavano ad essi: temettero, quando videro le orribili fiere. Si fermarono davanti alle porte della dea dai bei riccioli, sentivano Circe che dentro con voce bella cantava, intenta a un ordito grande, immortale, come le dee sanno farli, sottili e pieni di grazia e di luce. 210. trovarono: il soggetto sono i dodici uomini guidati da Euriloco, incaricati di esplorare l isola. Il narratore della vicenda è Odisseo che, alla corte di Alcinoo, re dei Feaci, racconta le proprie vicissitudini. Circe: figlia del Sole e della ninfa Perseide, era sorella di Eete, re della Colchide, e sorella di un altra maga, Medea, legata al mito di Giasone e degli Argonauti. L isola di Circe corrisponde all odierno Circeo, nel Lazio, promontorio circondato da lagune, pertanto simile a un isola. 212-213. lupi... maligni: Circe è presentata come una dea capace di preparare potenti pozioni con le quali trasforma gli uomini in animali. Il termine greco per indicare questi filtri magici è ph rmakon: esso significa non solo farmaco , nel senso corrente della parola, ma anche intruglio, veleno . I medici dell antichità, infatti, erano figure per certi aspetti assimi- labili a quelle di maghi e stregoni. 219. fiere: belve. 220. dai bei riccioli: epiteto formulare. 222. intenta a un ordito grande: intenta a tessere una grande tela. Per la precisione, l ordito è l insieme dei fili che vengono tirati verticalmente sul telaio e intrecciati con i fili posti orizzontalmente (trama) per comporre il tessuto. In questo caso, ordito è evidentemente una sineddoche per tessuto. 253
T6 La maga Circe (libro X, vv. 210-243, 275-347, 393-399, 487-495)