Virgilio UNIT 1 da Enea da un lato, i Rutuli con il re Turno dall altro. La differenza è nell obiettivo: il poema omerico cantava l assedio dei Greci desiderosi di impadronirsi di Troia, poi destinata alla distruzione; l Eneide è invece il poema che canta le guerre affron­ tate da chi, come Enea e i Troiani, vuole fondare una nuova patria. 4. IL TEMPO E LO SPAZIO Il tempo dell anima I riferimenti cronologici nell Eneide sono scarsi e imprecisi: le sole informazio­ ni deducibili riguardano gli anni, ben sette, compresi tra la caduta di Troia e l arrivo di Enea a Cartagine, e la durata di alcuni eventi, come la visita agli Inferi, svoltasi in una sola giornata. Le indicazioni temporali più frequenti, piuttosto, sono relative ai momenti della giornata o alle stagioni, ma si tratta di un tempo interiorizzato, funzionale alla de­ scrizione di stati d animo. Per esempio, un celebre notturno del libro IV (vv. 522 e sgg.) fa emergere il contrasto chiaroscurale tra il sonno tranquillo che avvolge gli animali e l ansia che invece affligge Didone, innamorata di Enea. Nox erat («Era la notte ): ba­ stano due parole dall immensa capacità evocativa a ricreare una condizione emotiva. La geografia dell Eneide All indefinitezza sfumata del tempo si oppone, invece, la dettagliata documentazione degli spazi. La geografia dell Eneide è meno vasta ma più precisa di quella dell Odissea, antecedente illustre per la sua apertura alla dimensione del viaggio: Enea si muove dall Asia Minore verso occidente e ognuna delle tappe del suo iti­ nerario è identificabile con un luogo reale, fatta eccezione forse per gli Inferi, il cui accesso è tuttavia localizzato presso il lago d Averno, a Cuma. La prima tappa del viaggio dell eroe è la Tracia, regione meridionale dei Balcani, prospiciente la costa asiatica su cui sorge Troia. Delo, dove Enea approda successi­ vamente per consultare l oracolo di Apollo, è l isola centrale delle Cicladi, arcipela­ go che trae il proprio nome dalla disposizione circolare (in greco kyklos, cerchio ) attorno a Delo stessa. L itinerario mediterraneo prosegue con Creta, luogo della mitica nascita di Giove. Anche l episodio mitologico delle Arpie è localizzato precisamente, presso le isole Strofadi, nel mar Ionio. La realtà contemporanea fa irruzione nel poema con il passag­ gio ad Azio, luogo della vittoria nel 31 a.C. di Ottaviano su An­ tonio, ma anche il tempio di Minerva avvistato nel Salento rappre­ senta un riferimento geografico preciso. Il rapporto di Virgilio con la geografia del mito, fatto di rispetto per la tradizione ma anche di un suo parziale superamento, è chiarito ancora di più dalla pri­ ma tappa siciliana di Enea, sulla costa orientale dell isola. I Troiani vedono da lontano Polifemo, ormai accecato, che lancia un grido mettendoli in fuga. L autore colloca, in questo modo, il viaggio di Enea in un momento successivo a quello di Odisseo ed evita di sof­ fermarsi su un episodio che aveva già avuto la sua gloria letteraria. Galleria artificiale di epoca greco-romana identificata come l antro della Sibilla, a Cuma. 310