Eneide Il viaggio di Enea. Italia 12 Pallanteo LATINI E RUTULI 11 Gaeta 10 Cuma SIBILLA (INFERI) ELENO 7 Epiro Grecia 6 Drepano 8 9 DIDONE Cartagine POLIDORO Tracia 2 Troia 1 Azio ARPIE Isole 5 Strofadi Turchia 3 Delo ORACOLO DI APOLLO Tunisia 4 Creta le navi: l incendio è domato solo grazie a un temporale mandato da Giove. Anchise intanto appare in sogno al figlio e gli chiede di scendere agli Inferi (libro V). Enea riprende la navigazione e sbarca in Italia, in Campania, nei pressi di Cuma 10 , dove si trova l antro della Sibilla (libro VI). Questa preannuncia all eroe le sanguinose guerre che lo attenderanno e poi lo conduce nell Ade. Giunti all Acheronte il fiume infernale dove si aggirano le anime in pena, i cui corpi giacciono insepolti (tra cui il suo nocchiero Palinuro) i due incontrano Caronte, il nocchiero dell oltretomba che sbarra loro il passaggio: solo quando gli mostrano il ramo d oro sacro a Proserpina, regina degli Inferi, Caronte permette l ingresso. Superato anche Cerbero l infernale cane a tre teste, placato dalla Sibilla con una focaccia di miele e sonnifero Enea e la sacerdotessa percorrono l Antinferno, dove si trovano anche le anime dei neonati e dei suicidi: tra esse, l eroe scorge Didone e cerca di parlarle, ma la regina gli volge sde gnosamente le spalle, lasciandolo a piangere disperato. Oltrepassato anche il Tartaro, sede delle anime dei malfattori, finalmente Enea raggiunge il padre, che gli spiega il destino delle anime nell aldilà e gli mostra i suoi discendenti romani, tra cui Romolo, Cesare e Augusto, che saranno creatori di un impero universale ( T7, p. 363; libro VI). L arrivo nel Lazio Anchise congeda il figlio che, rincuorato, risale con la Sibilla nel mondo dei vivi. Dopo una breve sosta a Gaeta 11 dove muore Caieta, la nutrice dell eroe i Troiani giungono nel Lazio, alla foce del Tevere 12 . All inizio della seconda metà del poema, Virgilio invoca di nuovo una Musa, questa volta Erato, protettrice della poesia amorosa, per indicare che proprio per l amore di una donna si scatenerà la guerra imminente. Enea, consapevole di essere giunto al termine del suo peregrinare, invia subito un ambasciata al re del luogo, Latino, che lo accoglie benevolmente e gli offre in moglie sua figlia Lavinia, memore di un oracolo che aveva previsto le nozze della figlia con un principe straniero e la nascita di una stirpe gloriosa. 313