Eneide Minerva: la greca Atena, detta Pallade , nata dalla testa di Giove. schierata contro i Troiani, dopo l offesa ricevuta da Paride, che le ha preferito Venere. Nettuno: dio del mare, fratello di Giove, ha il potere di comandare i flutti, scatenare temporali e far scaturire sorgenti con un colpo di tridente. Un antico rancore determina il suo odio verso i Troiani. Venere: dea dell amore e della bellezza, secondo il mito sarebbe nata dalla schiuma del mare sull isola di Cipro. la madre di Enea, che protegge nel corso di tutto il poema. La sua simpatia per i Troiani risale al giudizio di Paride, che l aveva preferita a Minerva e Giunone. Georgi Konstantinovich, L amazzone Camilla ferita, 1922. Louis Janmot, La tortura di Merenzio, 1864. „ Troiani e alleati Anchise: padre di Enea, pur inizialmente restio, segue il figlio nella fuga da Troia, ma muore in Sicilia. Indica al figlio in visita agli Inferi le anime dei discendenti, tra cui Romolo, Cesare e Augusto. Ascanio o Iulo: figlio di Enea e Creusa, è destinato a diventare il capostipite della gens Iulia, da cui discenderà Ottaviano Augusto. Creusa: prima moglie di Enea, a cui il Fato impedisce di seguire il marito nella fuga. Enea: principe troiano, figlio di Venere e Anchise, è il protagonista del poema, destinato dal Fato a portare la stirpe troiana a Roma per fondare una nuova civiltà. Eurialo e Niso: guerrieri troiani legati da un fortissimo legame di amicizia, organizzano una sortita notturna per avvertire Enea dell imminente arrivo di truppe latine, ma sono colti dai nemici e uccisi. Evandro: re proveniente dalla regione greca dell Arcadia e stabilitosi sul Palatino, porta nel Lazio la scrittura, la musica e il culto degli dèi. 317