Virgilio UNIT 1 mare due serpenti con occhi iniettati di sangue e di fuoco, che avvinghiano i corpicini dei due figli, dilaniandoli atrocemente sotto gli occhi del padre che brandisce le armi in loro difesa, ma viene orrendamente stritolato (vv. 199-224). Per tragica ironia della sorte, il sacerdote che stava svolgendo il sacrificio di un toro si trova così a essere egli stesso vittima, come dimostra il fatto che i due serpenti spariscono dietro lo scudo della statua di Minerva, quasi a sottolineare il valore prodigioso dell evento e il carattere di una morte decisa dal Fato. I Troiani presenti e inorriditi pensano che Laocoonte sia stato punito in questo modo dagli dèi per aver violato con la punta della lancia il cavallo di legno consacrato a Minerva (vv. 228-231). Una festa fatale A questo punto, nulla può dissuadere la folla dal proposito di condurre il cavallo al tempio cittadino, nonostante una latente tensione che aumenta fino al tragico epilogo. In un atmosfera concitata, presto divenuta di aperta festosità, infatti, tutti danno un contributo alla non facile impresa di issare la fatale macchina (v. 237), descritta però da Virgilio come un autentico mostro; mentre giovinetti e fanciulle intonano inni e fanno a gara a toccare la fune, passa inascoltato persino il rumore prodotto dalle armi dei guerrieri nel ventre del cavallo. Troia è in preda a una follia collettiva, contro la quale si fa sentire, impotente, la voce profetica di Cassandra (Quattro volte s arrestò sul limitare / della porta, e quattro volte dal ventre risuonarono le armi. / Tuttavia insistiamo incuranti, e accecati dalla follia, / e collochiamo il mostro infausto sulla sacra rocca, vv. 242-245). Superata l ultima difficoltà, l acme dell impresa ordita dai Greci arriva solo più tardi, quando in piena notte la città è vinta dal sonno e dal vino. Mentre il resto dell esercito sulle navi avanza da Tenedo alla volta di Troia, il greco Sinone apre il ventre della statua e libera i Greci nascosti: ha così avvio, in pieno silenzio, la presa della città (vv. 250-267). LABORATORIO SUL TESTO COMPRENDERE 1. Un racconto doloroso. A chi si rivolge Enea nel suo racconto? a Ai sacerdoti punici. la pericolosità del cavallo. Riordinali in base alla loro esatta successione, numerandoli da 1 a 4. La profezia di Cassandra. b Alla madre Venere. Il colpo prodotto dalla lancia di Laocoonte che fa rimbombare le cavità del cavallo. c A Didone e agli altri commensali. Il monito di Laocoonte. d Ai suoi compagni. Il rumore delle armi dei guerrieri nascosti. 2. La fatica della memoria. Enea sembra rifiutarsi di narrare le ultime ore di Troia. Perché? 3. L ingenuità si paga. Qual è la reazione iniziale dei Troiani alla vista del cavallo di legno? 4. L errore fatale. Chi tra i Troiani è favorevole all introduzione del cavallo in città? a Capi. b Timete. c Laocoonte. d Priamo. 334 5. Indizi ignorati. I Troiani ricevono vari segnali circa 6. L intervento divino. Quale divinità ha mandato i due serpenti? a Giunone. c Minerva. b Nettuno. d Apollo. 7. Una lezione fraintesa. Come viene interpretata dai Troiani la morte di Laocoonte e dei figli? ANALIZZARE E INTERPRETARE 8. L immagine del cavallo. Come viene presentato il cavallo nella narrazione che fa Enea? Rintraccia tutte le espressioni che vi si riferiscono. Che significato veicolano, secondo te?
T2 Il cavallo di legno e l’ultima notte di Troia (libro II, vv. 1-57, 199-267)